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CIELO SULLA PALUDE regia di Augusto Genina

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DankoCardi     8 / 10  20/07/2022 23:09:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Probabilmente nella vita delle figure legale alla fede i martìri, le sofferenze e gli estremi sacrifici devono essere affrontati per poter assurgere ad uno stato di esempio per gli altri, come è successo con Gesù che, tradito da Giuda, dovette subire la sua passione per poter diventare il simbolo che tutti conosciamo. E' questo anche il caso di Maria Goretti, bambina la cui sorte mostruosa l'ha portata a divenire un archetipo di misericordia e di perdono. Prima ancora che la Goretti venisse canonizzata viene realizzata questa pellicola che sbatte letteralmente in faccia allo spettatore la miseria e la povertà di intere famiglie costrette a spezzarsi la schiena ed a rischiare la vita nell'agro pontino malsano e foriero, come minimo, di malaria. Le genti sono ignorante, miserabili, cattive e soprattutto prive di speranza. In questa ottica anche lo stesso Alessandro, aguzzino della piccola, può essere visto come una "vittima" degli eventi. L'unico sprazzo di luce viene appunto dalla fede in Dio, dalla preghiera che porta Maria ad essere ben disposta verso gli altri, fino allo stremo: quello di perdonare chi le ha fatto del male, di pregare per lui e per la salvezza della sua anima come appunto insegnano i Vangeli. Precedendo Rossellini e Pasolini il regista Augusto Genina sceglie attori non professionisti per immergere la storia triste e cupa (ma con un enorme messaggio di redenzione) in un ancora più angosciante realismo. Santa Maria Goretti è divenuta il simbolo del perdonare.