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LA CASA SPERDUTA NEL PARCO regia di Ruggero Deodato

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bussisotto     5 / 10  28/05/2007 09:28:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il ritorno di Deodato sul grande schermo dopo l'exploit visivo di "Cannibal holocaust" è un thriller che fa della violenza un pò compiaciuta il suo elemento predominante.
Più che di un giallo psicologico, ci si trova di fronte ad un lieve soft-core (in realtà il film non è ottimo nemmeno in questo contesto).
Protagonisti della vicenda due ragazzi disturbati, che sopravvivono nella periferia americana: David Hess è un meccanico con tendenze omicida, Giovanni Lombardo Radice un ladruncolo, succube della figura così forte ed imponente dell'amico.
Per una serie di situazioni i due vengono invitati ad una festa organizzata da un gruppetto di ragazzi ricchi e viziati, dando origine ad un'excalation di violenza fisica e mentale.

Deodato mette a confronto due realtà (sociali ed economiche) diverse tra di loro, descrivendole però in maniera piuttosto leggera e superficiale.

E' un sensazionalismo spicciolo, senza grandi slanci.
Ciò che lascia stupefatti è la performance di due attori di razza quali Hess (odioso e cinico come pochi in precedenza) e uno stupefacente Radice, nel ruolo di un ragazzo complessato, psicotico, fragile e insicuro difficilmente dimenticabile.

Finale frettoloso.
Peccato perchè le premesse per un gran film (sebbene fortemente debitore nei confronti dell' "Ultima casa a sinistra" di Craven) c'erano davvero tutte.