21 GRAMMI - IL PESO DELL'ANIMA regia di Alejandro Gonzalez Inarritu

cricri  25/03/2004 12:47:47 » Rispondi
la storia sarà banale e da romanzo di harmony, ma è sviluppata benissimo, con un'interpretazione da oscar non solo x benicio del toro ma anke x sean penn! come puoi non essertene accorta? si vede ke hai davvero una cultura cinematografica INFINITA!!! solo tu poi! tutti gli altri siano una massa di caproni ignoranti...

paolo  24/03/2004 20:15:14 » Rispondi
La cultura se mai te la devi fare tu visto che non riesci nemmeno ad apprezzare la recitazione stratosferica degli attori che a tali livelli può essere considerata un dato + che oggettivo. Mi dispiace solo che la tua sensibilità sia sotto le scarpe e non ti sia riuscita ad emozionare davanti ad un film così ben articolato e recitato. Il tuo 1 è a dir poco ridicolo e così poco critico che se fossi in te mi vergognerei a scrivere su questo forum...

gerardo  28/03/2004 01:01:28 » Rispondi
Tu che capisci e hai una cultura superwomanistica, forse non ti sei nemmeno accorta che la fotografia tende a sgranarsi e a rarefarsi nel finale, di certo non perchè il direttore si sia preso l'insolazione...
Il montaggio non è originale, ma è funzionale alla resa drammatica della trama, affinchè ogni sequenza presa singolarmente acquisti un proprio peso specifico e autonomo. Memento poi c'entra con 21 grammi come la pizza con la nutella: C. Nolan tra l'altro non ha inventato un beato cazzzo, tant'è che la scomposizione narrativa "post-moderna" del montaggio era stata già fatta da altri prima di lui. Tarantino ti dice niente? Memento va a ritroso nel tempo. 21 grammi no. E cmq, prima di Memento, Nolan aveva fatto Following con la stessa tecnica (e noia).
Mi viene difficile immaginare che Harmony parli di sensi di colpa inalienabili e gravosi, come in 21 grammi (chissà, magari tu hai una cultura anche nel campo della letteratura rosa e non sei così sprovveduta come me...).
Per contro mi sembra che sia molto più "Harmonyco" Non ti muovere, che, se vuol essere una storia d'amore sullo sfondo di una deriva piccolo-borghese, ha la profondità di una pozzanghera nel vedere oltre il proprio mondo senza una efficace e piena consapevolezza della propria mediocrità e senza la capacità di oltrepassare criticamente il proprio orticello borghese quando si tratta di gettare uno sguardo approfondito e coscienzioso sul sottoproletariato e il marginale...
Non credo che frequentare il Lumière e andare alla Mostra del Cinema di Venezia sia condizione sufficiente per elevarsi sugli altri e soprattutto per saper vedere i film. Cantavano i CCCP: "I Soviet più l'elettricità non fanno il comunismo..."

made22  25/03/2004 14:51:20 » Rispondi
solo una cosa:
se si vogliono fare commenti sulla cultura, bisogna almeno essere certi di conoscere la grammatica. se si scrive va con l'apostrofo quando non ci vuole, diviene tanto difficile fare gli spocchiosi...
sul film posso dire anche io che non mi ha convinto, ma mi guardo bene dal chiedere alla gente di farsi un po' di cultura.

vale80  22/09/2004 21:37:44 » Rispondi
io non ho scritto una recensione su questo film e non la scriverò perchè le tue parole rispecchiano esattamente il mio pensiero.
ribadisco ciò che ho già detto in altra sede, la mia cultura cinematografica è a livello molto basso, eppure sono uscita dalla sala col tuo stesso senso di disgusto.
nella scena finale del moribondo mi veniva da piangere, ma per le risate che a stento sono riuscita a trattenere.
una vera e propria schifezza!

semosole  18/05/2004 06:52:44 » Rispondi
non si può dare 1 a un film così; può non piacere a te, ma mi sembra che oltre al popolo anche la critica lo ha apprezzato ! Quindi consigliare a tutti un'acculturamento generale mi sembra a dir poco supponente !!! Ma chi ti credi di essere !!!