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21 GRAMMI - IL PESO DELL'ANIMA regia di Alejandro Gonzalez Inarritu

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MiaWallace     7 / 10  20/01/2004 17:03:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il mio voto è 7 per la bravura degli interpreti. Benicio è veramente affascinante come al solito, Sean Penn fantastico e anche la Watts molto molto brava. Per il resto, però, devo ammettere che il film risulta troppo drammatico. Il montaggio è molto originale, lo spettatore viene coivolto e deve prestare molta attenzione per ricostruire la storia, che viene presentata a spezzoni e continui flashbacks. Al di là dell'originalità della narrazione della storia, è la trama, come dicevo, a beccarsi la mia "cirica". E' eccessivamente tragico, come film, rischia di lasciare esasperati, più che far riflettere. Alcune cose si potevano, a mio avviso, evitare. Che la Watts nell'incidente perda non solo il marito, ma anche le DUE figlie piccole; che il cuore trapiantato di Sean Penn fosse NUOVAMENTE malato e da asportare. Cavolo, mi sembra troppo, ma cos'è? Anche la s**** ha un limite! La storia dell'inseminazione artificiale, poi, è un altra inserzione a mio parere evitabilissima. La trama in questo modo viene appesantita da dettagli troppo impegnativi, troppo tragici e il film rischia di diventare un polpettone, quasi una farsa. Vi pare normale che a uno trapiantano un cuore che è ancora un cuore malato, e che poi questo non contento si sp..va beh, sto rovinando il film a quelli che non l'hanno visto, scusatemi, ma in fondo qui ci dovrebbero essere i commenti di chi i film li ha visti, quindi...vorrei sapere se siete d'accordo sul fatto che è troppo pesante. Ciao a tutti!
MiaWallace  20/01/2004 17:04:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"CRITICA", ovviamente, non "cirica". Sorry
vlad  19/02/2004 19:22:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Indubbiamente il film è pesante e sono daccordo con te sull'esasperazione della storia in sè, ma credo che i fatti spiccioli, per esagerati che siano, sono tuttosommato un contorno...un pretesto per parlare di come chi vive vede la morte e chi muore ricorda la vita. Io mi sono soffermato su questo aspetto del film, non pretendo di averne afferrato appieno il succo, però credo sia superficiale soffermarsi troppo sulle esagerazioni che, peraltro, credo siano state fatte volutamente. C'è da dire tuttavia che, sebbene il montaggio sia eccezionale, sono rimasto un pò confuso dal fatto che con tutti i flashback non avevo la percezione di inizio/fine della storia...sembrava tutto un "durante" un "mentre"...un pò come la vita reale: quando vivi non sai esattamente che ruolo rivesti nella storia, magari sai quello che stai facendo ma hai una visione parziale del "tutto".Viceversa, dopo che hai vissuto o fatto qualcosa, se ti guardi indietro puoi oggettivamente ricostruire tutti gli eventi e riordinarli come meglio credi. Tu còme la vèdi (come disse quèlo)?
MiaWallace  08/03/2004 18:17:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il montaggio come dici tu è confuso, ma è una scelta registica che, seppure azzardata, crea un gioco di prospettive e relativismo molto interessante (sono d'accordo su come la vedi, per intenderci). il modo in cui hai commentato il film mi sembra equilibrato: da un lato metti in evidenza l'esasperazione della storia, dall'altro però riesci a coglierne i lati positivi e i significati più profondi, senza lodarlo eccessivamente. Con i miei commenti volevo soltanto dire che mi sembra un film sopravvalutato. Al di là dell'indiscussa bravura degli attori. Un saluto!
vlad  22/03/2004 15:29:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In quanto a film sopravvalutati dovresti fare un salto sul forum del Signore degli Agnelli ;)
gerardo  06/02/2004 17:29:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La pesantezza è il tema del film, più esplicito di così non si può!
MiaWallace  09/02/2004 22:52:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo...ho letto il tuo commento, è molto bello come al solito. Senz'altro kitsch è la parola che meglio si adatta a questa pellicola, complimenti. Mi permettevo solo di dire che tale pesantezza, che come tu osservi è il tema del film, è ridondante, strabordante, tracotante e quant'altro. Eccessiva, per quel che penso io. Del resto, vale la solita regola: de gustibus...ciao!!
gerardo  10/02/2004 14:00:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti ringrazio per i complimenti. Naturalmente il kitsch ha qui un'accezione positiva anche perchè è un effetto volontario dato dagli autori. Il kitsch è, appunto, ridondante, strabordante, tracotante, e proprio per questo riesce a dare meglio l'idea della pesantezza. E' una trovata geniale e paradossalmente raffinata. Bisognerebbe distinguere la pesantezza di un film come sinonimo di noia e la pesantezza "morale" veicolata da un film in quanto tematica affrontata. Di fronte al dolore, ma soprattutto al senso di colpa (21 grammi li rende perfettamente entrambi), ognuno reagisce a modo suo: a qualcuno può dare anche un po' fastidio. Se la reazione di fronte a un film così è come la tua, cioè di "presa di distanze", di rigetto quasi, allora penso che 21 grammi sia perfettamente riuscito. Ciao!
gerardo  10/02/2004 17:57:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non vorrei sembrarti presuntuoso con la risposta che ti ho dato, nè discutere i tuoi gusti, o di chicchesia. La questione che tu poni è significativa: ti chiedi se questo film sia o no pesante, quando già il titolo stesso riporta un'indicazione numerica e un'unità di misura del peso... La cosa appare un po' stridente. E questo mi fa pensare (ulteriormente) che l'eccesso a cui si spinge Inarritu voglia proprio lasciare questa sensazione di pesantezza nello spettatore, senza concedergli appigli consolatori o catartici: operazione riuscitissima.
MiaWallace  13/02/2004 22:56:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quello che sostieni è senz'altro giusto, ed in effetti appare "pleonastico" definire pesante un film che nel titolo già contiene ll'aggettivo che meglio gli si addice. Preciso quindi che la mia era una critica al film tout court, a tutto quanto il film rappresenti, titolo incluso. Critico, in sostanza, anche l'intento del regista, quello, come dici tu, di trasmettere una sensazione di pesantezza sensa sfumature consolatorie. Il fatto che sia riuscito nell'operazione è irrilevante, o meglio, è vero ma soltanto ad una prima analisi: perchè ciò che paradossalmente manca a questo film è proprio il pathos, l'emozione, che l'eccesso elimina senza alcuna pietà, con il risultato che non resta nulla. Se l'intento era quello di trasmettere un miscuglio di pesanti e ridondanti sensazioni senza alcuna partecipazione da parte dello spettatore, allora come tu dici il regista ha fatto centro. Ma attenzione: era davvero questa l'intenzione? In fondo noi facciamo solo supposizioni, per di più terribilmente soggettive. Perciò mi viene da pensare, per concludere, che si tratta semplicemente, come ho già detto, di una semplice questione di gusti. Ci sono film che toccano qualcosa del nostro essere, che smuovono qualche meccanismo dentro di noi, e altri che non lo fanno. 21 grammi non mi ha fatto scattare quel meccanismo, mentre lo ha fatto scattare a te. Come diceva Protagora, "l'uomo è misura di tutte le cose...".
Un saluto
Invia una mail all'autore del commento paolo  20/01/2004 20:34:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è vero, il film è molto, molto pesante. Ma che dire della speranza che alla fine fa capolino in mezzo a tanta morte e disperazione? A me personalmente non è dispiaciuto per niente questo eccesso di disgrazie e perizie senza fine anche perchè a parte l'intreccio dei 3 personaggi gli eventi narrati presi ognuno per uno sono assolutamente verosimili. Le storie tragiche esistono ed il fatto che magari (e per fortuna) non le viviamo non significa che non debbano essere messe in scena sotto forma di arte, perchè di questo stiamo parlando. la tristezza, la fatalità degli eventi e la disgrazia sono temi che affrontati con la giusta sensibilità possono regalarci grandi emozioni come è capitato a me guardando questo film.
Mama-kin  21/01/2004 01:18:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La prossima volta che commenti un film mettici anche finale , titoli di coda , interpretazioni possibili ecc... ma va cagher , volevo andare a vederlo , ora so già tutto
yanez  25/01/2004 11:09:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vabbè, evita di leggere i commenti allora. E' inevitabile che commentando un film ci scappino i riferimenti alle scene del film stesso. Comunque sono d'accordo con Mia. Il film è troppo pesante!
Non voglio dire che non è bello. Anzi! Le interpretazioni dei protagonisti sono straordinarie. L'idea è molto buona. La trama pure. Però c'è quell'alone di tragica drammaticità che pervade tutta la pellicola. Io sono uscita dalla sala con un grande groppo in gola ed una tristezza infinita dentro. Comunque se lo dovessi votare gli darei un 7. Merita la pienissima sufficienza.
MiaWallace  09/02/2004 22:49:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sembrava di essermi gia scusata per le anticipazioni. Comunque chi commenta i film deve averli visti per forza, quindi...