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BLADE RUNNER regia di Ridley Scott

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elio91     10 / 10  01/07/2010 15:56:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tralasciamo i rapporti tra libro e film subito,in modo che non si sminuisca nessuno dei due lavori eccellenti. Il romanzo bellissimo di Dick tocca gli stessi argomenti di Blade Runner ma le conclusioni sono profondamente diverse e differente è anche buona parte della trama. Il più grande scrittore fantascientifico è stato riscoperto dopo la sua morte e in vita non ha avuto adattamenti cinematografici dei suoi lavori all'altezza,nota è anche l'avversione dello scrittore verso Hollywood.
Ciononostante,anche se Dick bocciò la prima stesura della sceneggiatura,dimostrò di essere comunque soddisfatto da quella che poi venne utilizzata nel film e rimase entusiasta degli effetti speciali che secondo lui ricreavano il mondo che aveva esattamente immaginato. Non credo esista complimento più grande.
Dick morì prima del lavoro ultimato,purtroppo. Il film è dedicato alla sua memoria e la visione fantascientifica dello scrittore rimane in linea di massima inalterata,anche per quanto riguarda i temi trattati (le conlusioni a cui si giunge sono però diverse).

Blade Runner è il terzo lavoro di Ridley Scott,il suo secondo viaggio fantascientifico dopo Alien e un altro capolavoro del genere (e del cinema). Scott è riuscito a dare un'innovazione determinante anticipando il cyberpunk,con una regia di livello sublime e degli effetti speciali (non al computer!) che ancora oggi rendono questo lavoro incredibilmente attuale e poco datato (sempre nell'ambito degli effetti speciali). Il plot è semplicissimo (si fa per dire): sei (o 4?) replicanti sono scappati dalle colonie extramondo e tornano sulla terra per riuscire ad aumentare la loro "data di scadenza",in pratica la loro vita della durata di 4 anni. Essendo ritenuti pericolosi il cacciatore di androidi Deckard è incaricato di trovarli e ucciderli.
Nulla di più semplice,se non fosse che poi si affrontano temi profondi e universali che vanno dal cambiamento,al valore della vita,a cosa possiamo considerare umano e cosa no,sulla diversità...
Poi l'ambientazione futuristica è colossale e ancora oggi richiamata da tantissimi film,anche da quella saga che all'uscita di Blade runner era il massimo che la fantascienza aveva da offrire in quegli anni (il secondo episodio della saga prequel di Star Wars,la città che Anakin e Obi-wan attraversano quando si trovano ad inseguire un terrorista).

E ancora,la regia di Scott che allora era al massimo della sua genialità e lontano dall'appannamento: la trama costruita come un noir alla Chinatown di Polanski (richiamato anche nelle ambientazioni,non a caso si può parlare di un Chinatown del futuro),la colonna sonora di Vangelis che si adatta perfettamente alle ambientazioni futuristiche e che spazia dall'elettronica al retrò,i forti momenti romantici, tra i più belli nella storia del cinema, nelle scene con Deckard e la bellissima replicante Rachel...
Le prove attoriali di un colossale Rutger Hauer (che per inciso contribuì nei dialoghi del suo personaggio,nonché nel monologo più famoso della storia del cinema),di un grande Harrison Ford e di una bravissima Sean Young ancora lontana dall'alcol.

All'uscita Blade runner non fu un successo,negli anni si è preso una meritata rivincita diventando uno dei film più conosciuti anche da chi non l'ha mai visto.
Tante anche le versioni uscite: la prima probabilmente ritraeva con ancora più enfasi il film come un noir futuristico con la voce fuoricampo di Ford (soluzione suggerita da Dick,ma l'idea di Blade runner come hard-boiled fantascientifico venne a Scott) ma aveva un finale imposto dalla produzione,ottimistico e solare (si fa per dire,se pensiamo che Rachel e Deckard si avviano all'Overlook hotel si cambia presto idea...).

Il director's cut del 1992 è da considerarsi come il definitivo Blade Runner,quello voluto dal regista. C'è da considerare che Scott tornò sul suo lavoro più per motivi economici che per motivi artistici,ma ad ogni modo ritengo più efficiente proprio questa versione,effettivamente più significativa nei cambiamenti apportati alla trama e nella scelta di escludere la voce di Deckard. Il tutto è ancora più profondo,si segue la storia con una partecipazione maggiore e c'è una dilatazione dei tempi che permette di gustarsi appieno ogni attimo. Non è che cambi molto,alla fine la sostanza rimane sempre quella,ma certo un


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è più coerente con il tutto.

Ancora oggi Blade Runner appassiona milioni di persone,quello che posso dire è che una sola visione può non bastare per capire non tanto la trama,quanto l'eleganza e la perfezione stilistica che questo capolavoro ha cucite addosso.
Ringraziamenti anche a Burroughs nei titoli di coda,il titolo Blade Runner è suo e al cinema funziona certo meglio di "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?". Tradotto da Scott può essere "Anche gli androidi amano".
nevermind  12/12/2010 23:46:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gran bel commento, discorsivo, preciso e soggettivo il giusto..comlimenti!
elio91  13/12/2010 14:26:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie!