BLADE RUNNER regia di Ridley Scott

Terry Malloy     10 / 10  27/02/2007 13:55:47 » Rispondi
il voto sarebbe stato otto e mezzo, lo ammetto: in genere non sono presissimo dal genere fantascientifico seppur lo guardi con piacere e interesse, tuttavia alzo il voto perchè questo film è diverso dallo stereotipo da cui ben pochi si sono sotratti, ovvero il cattivo è da sconfiggere, è malvagio e il buono figo è un ricettacolo di umana carità e impone con la Forza dell'amore e della Retta Via la propria vittoria sul Male. nel capolavoro di Ridley Scott (ottimo regista) vediamo come la legge hollywoodiana dell'eterna lotta fra Bene e Male è infranta e come la sceneggiatura vada oltre e capovolga le parti con superba bravura e attenzione. "Blade Runner" è un lamento accorato sulla brevità della vita, sulla caducità dei ricordi a cui disperatamente ci si aggrappa per impedire l'incessante avanzata della vecchiaia: a questo proposito leggendo in chiave metaforicamente la scelta di rappresentare il mondo sempre infradiciato dalla pioggia rimanda al mese autunnale/invernale da sempre utilizzati fin dai tempi greco-latini per illustrare allegoricamente l'ultima fase della vita, tanto odiata e temuta.
Scott tocca anche il desiderio nell'animo umano di perfezione e ne smonta la falsa bellezza, attribuendo questo a una presuntuosa volontà dell'uomo di elevarsi alla Perfezione Divina e ne denota la brevità assoluta in un capovolgimento dell'ottica greca Pelidea di desiderio di morte in gioventù, ma ancora nella perfezione di quegli anni.
poi ancora rivela una profonda amarezza verso gli uomini volenterosi di creare qualcuno a loro immagine somiglianza, ma non prendendosene la responsabilità totale e quindi commettendo errori irreparabili affogati in un bagno di sangue: è con la poderosa forza delle immagini che Scott ci allarma circa la posizione reale della giustizia e se l'eroe carismatico hollywoodiano sia veramente modello di virtù o solo carnefice alla ricerca della Verità. questa verità è svelata da quello che dovrebbe essere il nemico, ma che è la vera vittima della situazione in uno dei più bei monologhi della storia a cui assiste un accigliato e confuso Ford bravissimo in questo ruolo e consacrato nell'olimpo dei migliori attori di sempre. un film bellissimo.