amterme63 8½ / 10 04/06/2006 16:16:50 » Rispondi Un film splendido, purtroppo rovinato da molte concessioni all’industria cinematografica americana. Questo film porta nel cinema il genere della fantascienza negativa che già in letteratura aveva prodotto dei capolavori assoluti. L’ambientazione è perfetta e riproduce appieno un mondo fantastico ma abbastanza realistico da essere sentito come possibile. Ciò che interessa rappresentare di questo mondo futuro non è tanto la struttura sociale, ma lo stato esistenziale dei suoi abitanti, dei pochi personaggi simbolo del film. Quello che salta all’occhio è lo stato disperato di solitudine in cui vivono. Rick è così solo che arriva a innamorarsi di un automa e a porre la sua compagnia sopra ogni cosa. I replicanti stessi non possono fare a meno delle loro compagne. Su tutti spicca però il personaggio più bello del film (secondo me), il povero costruttore di giocattoli animati, l’unica sua compagnia. Affronta con rassegnazione e un sorriso amaro, il suo destino di giovane precocemente vecchio. Nonostante ciò aiuta chiunque glielo chieda pagando a caro prezzo la sua eccessiva bontà e ingenuità. I replicanti sono molto simili al personaggio di Frankenstein del libro della Shelley. Sono creature “cattive” ma che hanno ben ragione di essere cattive e di ribellarsi al loro creatore. Hanno una simbologia molto complessa, a volte contraddittoria ma sono loro i veri protagonisti del film e con i loro pregi e difetti sono i personaggi più vivi e quelli più vicini all’animo umano con la loro disperata ricerca di un senso alla vita. Del resto questo film è pieno di tanti bei simboli non sempre facilmente interpretabili. Quello che ho trovato di negativo è l’uso di tanti luoghi comuni del cinema americano: personaggi eroicizzati, indagini molto fortunate, salvataggi dell’ultimo minuto poco credibili (Rick ben 3 volte), le solite passeggiate sui cornicioni dei grattacieli con salto da un edificio all’altro, lo scontro finale all’ultimo sangue fra i 2 nemici del film. Meno male che l’ultimo discorso di Roy riporta il film su di un piano di arte più che spettacolo. Ma secondo voi questo film ha qualcosa di cristiano-cattolico?
L’ho visto da una videocassetta distribuita insieme a Famiglia Cristiana (!!). Un commento del 21/06/2005 di jamiro134 mi ha illuminato. Però è quanto di più lontano ci sia dalla dottrina cattolica ufficiale (il bene sta nel male)! Inoltre è qualcosa di contraddittorio e non aiuta a dare un significato univoco al film. Tutte queste versioni differenti, poi, rivelano che forse non si è saputo bene che significato preciso dare al film. In ogni caso molto bello.
agentediviaggi 09/02/2007 12:45:48 » Rispondi ciao. Premesso che i gusti son gusti questo film merita 10 non 8,5. Lascia stare che il regista non è Dreyer, nemmeno Scott sa come ha fatto a fare questo film. Se leggi il mio commento su questo scoprirai perchè merita 10. Al mio commento ho dimenticato di dire che un'altra delle previsioni fatte dal film è la clonazione. A presto.
amterme63 10/02/2007 00:09:12 » Rispondi Cosa ti devo dire? Il PROPRIO film non merita che 10, su questo non posso che essere d’accordo con te. Però io continuo a vederci i difetti che ho elencato nel mio commento. Tanto più che tutti i riferimenti che hai citato sono un po’ affastellati e messi alla rinfusa nel film. Forse si è voluto fare un film dove ci fosse tutto e il contrario di tutto, dove ogni cosa fosse aperta a qualsiasi interpretazione. Secondo me BR deve questa grande fama più che ai meriti artistici (che sono in ogni caso notevoli!!) al fatto che è diventato un film simbolo. BR sta alle generazioni degli anni ’80 come Pulp Fiction sta a quelle degli anni ’90. Ha sintetizzato lo spirito di un’epoca. E’ questo soprattutto il suo grande merito, più che la perfezione artistica. Mi spiace parlare così del tuo film preferito, ma preferisco dirti con franchezza quello che penso. Tanto più che 8 e mezzo non è un voto da buttare via. Voglio farti i complimenti per i tuoi gusti e per lo stile con cui scrivi i commenti. Sono fra quelli che leggo più volentieri.
agentediviaggi 10/02/2007 15:40:50 » Rispondi Sei troppo buono. Considera che io non vedo e commento solo capolavori assoluti come te e non ho la tua proprietà di linguaggio. Fin da piccolo sono stato abituato a confrontarmi con capolavori della musica, cinema, letteratura e il kitsch che più kitsch non si può. Ormai mi è entrato dentro come parte di me :-)
Per rispondere alla tua ultima domanda: personalmente penso che qualche riferimento ci possa essere, o almeno delle simbologie. Ricordati anche solo del chiodo che attraversa la mano di Roy o di quando, sempre lui, riesce ad entrare nella lussuosa casa del capo della Tyler Corporation, lui, così spietato, gli si rivolge come una cretura umana al suo creatore: " Voglio più vita, padre".
"Ho fatto cose... discutibili. Cose per cui il D.io della biomeccanica non mi farebbe entrare in paradiso".
Alla fine, non sono solo 'lavori in pelle', ma esseri che hanno incominciato ad essere umani, ad avere un'anima, quindi.
Bah... il discorso sarebbe lungo, curioso e interessante :-)