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BLADE RUNNER regia di Ridley Scott

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Manticora     10 / 10  05/10/2017 21:06:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se c'è un film di Ridley Scott che decreterà l'immortalità del regista inglese, nel tempo sarà Blade Runner. Non è un caso, dopo Alien Scott si è cimentato con un lbro quello di Dick che nel 1968 era passato quasi inosservato, per poi essere rivalutato alla fine degli anni 70, soprattutto per la capacità dello scrittore americano di introiettare nei suoi libri i temi della fantascienza "matura" riguardante l'umanità, la paranoia, le illusioni, la minaccia nucleare e l'ambiente.
Detto questo il più potente e iconico film degli anni 80 ancora adesso accresce la sua potenza visionaria introiettando quegli elementi che dall'inizio degli anni 90 saranno plasmati dal movimento cyberpunk. Questo è il mio film preferito, non ho timore di ammettere che mi ha cambiato la vita, il mio karma, la mia anima arde per la potenza evocativa di Blade Runner. Ho visto il film almeno 56 volte, lo rivedo circa una volta all'anno, ma vero la fine degli anni 90 ho visto il film così tante volte in VHS da aver consumato la stessa. Per poi all'inizio del 21 secolo approdare alla Final Cut di Scott, l'edizione definitiva. Il tempo è uno dei temi portanti di BR, i replicanti hanno poco tempo per vivere, Deckard ha poco tempo per trovarli, il mondo stesso stà morendo, e si spinge gli esseri umani VALIDI a emigrare nelle colonie extra-mondo.
"Tempo bastante" Roy fissa le dita contratte, per poi interloquire con Leon, sono in fuga, ma soprattutto Roy è in cerca di risposte.
"hai preso le tue preziose foto?"
"C'è stato qualcuno"
"Uomini?Uomini della polizia?"
La storia nella sua linearità ci mostra i replicanti ma soprattutto Deckard che gli dà la caccia, un cacciatore di taglie spietato e misogino, che non sopporta l'autorità, beve troppo e rischia di farsi ammazzare, e certo non è un personaggio positivo


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Nella storia poi il personaggio più umano paradossalmente è J.F.Sebastian, progettista genetico alla Tyrrel Corporaetion. Affetto dalla sindrome di Matusalemme, è un freak che vive solo, ma non proprio.
" Ti sentirai solo qui?"
"Uhm, non proprio io faccio giocattoli, i miei amici sono giocattoli, li ho fatti io."
L'incontro con Pris non è un caso, dato

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Personalmente a parte il finale del monologo di Batty il mio dialogo preferito è quello tra il creatore e il creato, con tutta la potenza e la caratura di un confronto tra esseri diversi.
"Salve, mi sorprende che tu non sia venuto prima."
" Non è cosa di tutti i giorni poter incontrare il proprio artefice"
" E che può fare l'artefice?"
"Può riformare ciò che è stato fatto?"
"Io credo che sia un pò fuori dalla mia giurisdizione, io non..."
"IO VOGLIO PIU VITA, PADRE!!"
In questo dialogo e nel suo proseguo c'è l'anima di Blade Runner, l'ossessione della Tyrrel di creare qualcosa di PIU UMANO DELL'UMANO è anche la porta per la sua distruzione, giocare a fare Dio, mentre si è semplicemente

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Insomma il film si pone a vari livelli di lettura, per un finale in cui capiamo che per certi versi i replicanti sono già tra noi dato che

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"Rachel è solo un esperimento, nulla di più" eppure forse quell'esperimento è andato più avanti di quanto non sembri. Il finale ovviamente rimane il momento più iconico del film, ma il confronto tra Deckard e Roy è semplicemente l'incontro

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"E tempo di morire"
E mentre Rick fugge, forse un unicorno rimane l'unico ricordo veramente reale che lo rende più di quello che è, ovvero uno sbirro.
Colonna sonora di Vangelis magica, scenografie, effetti speciali, attori tutti in stato di grazia, e ora è il momento di BLADE RUNNER 2049.