LoSpaccone 6½ / 10 08/09/2009 16:03:57 » Rispondi Un melodramma neorealista discontinuo che alterna momenti di un straordinaria verità e vigore ad altri pomposi e eccessivamente patetici. La prima parte è magnifica per la sincerità con cui Germi rappresenta la povertà di un paesello siciliano e dei personaggi che vi vivono, caratterizzati in maniera decisa ma senza eccessive coloriture. Se il film si fosse mantenuto per tutta la sua durata lungo questi binari molto probabilmente starei qui a parlarvi di uno dei capolavori del cinema italiano. Invece dal confuso episodio della stazione di Roma in poi il racconto abbandona l’asciuttezza iniziale e si perde in un melodramma ingenuo e ridondante, ricco di episodi troppo smaccatamente teatrali, fino ad un finale scandito addirittura da un retorico commento parlato. Comunque pur nella debolezza della seconda parte Germi riesce a regalare ancora qualche bella pagina dallo spiccato valore sociale come quella del confronto tra meridionali e settentrionali o quella successiva dello sciopero.