Yosseph 8 / 10 20/06/2010 13:49:07 » Rispondi Tratto dall'omonimo libro di Chuck Palahniuk, Fight Club è stato riprodotto molto fedelmente in pellicola, ragion per cui ha avuto esiti scioccanti. È bene infatti ricordare che la mente che ha partorito il film non è quella di Fincher ma quella di Palahniuk! Il senso di Fight Club va pertanto ricercato nella vita di quest'autore statunitense che ha vissuto momenti molto difficili e destabilizzanti, e la sua vicenda tragica e sconcertante […], iniziata quando era ancora un bambino, lo ha segnato per il resto della sua esistenza. Palahniuk ha dedicato parte della sua vita al sociale, offrendo la propria assistenza ai malati terminali. Ha conosciuto personaggi importanti per la sua crescita intellettuale, e in particolare Fight Club nasce dagli "insegnamenti" di Tom Spanbauer. Per Palahniuk, che è una persona estremamente sorprendente e ricca di spunti, "il conformismo non è nient'altro che una forma di ignoranza e di paura".
Fight Club è un condensato di dolore viscerale in cui si passa da un incubo all'altro, dalla vita grigia di un agente assicurativo alla totale eversione nichilista. La rinuncia e l'odio verso il Sistema trova il proprio sfogo in una azione istintiva che non trova spiegazione in se stessa. Il film è una critica al consumismo, al conformismo, alla società; è una metafora della vita e il messaggio che passa è lo stesso del Waking Life di Linklater. L'individuo della società occidentale s'è lasciato ipnotizzare e anestetizzare dal Sistema. I disturbi della personalità ne sono un segno assolutamente evidente. Tornare alla lucidità è difficile e doloroso. Ma è necessario. La realtà non è mai stata semplicemente quel che appariva, o come appariva. La realtà è altro. La vita è altrove. Il problema è che ci hanno convinto in tutti i modi a credere che la realtà fosse un lavoro, un abito, una macchina, una casa, il denaro.
"Non sei il tuo lavoro, e nemmeno il conto che hai in banca o il contenuto del tuo portafoglio. Non sei i tuoi pantaloni kaki. Non sei bellissimo e unico. Per prima cosa, non riesci più a dormire, poi ti ritrovi con una pistola puntata in bocca. E poi incontri Tyler Durden. Lasciate che vi racconti di Tyler. Aveva un piano. Tyler dice che quello che possedete finisce per impossessarsi di voi: solo dopo aver perso tutto sarete davvero liberi. Fight Club, una palestra dove ci si picchia di santa ragione, rappresenta questo tipo di libertà. Prima regola del club: non ne parli. Seconda regola: non ne parli. Tyler è convinto che la masturbazione ci migliori e che l'autodistruzione possa essere la risposta".