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IL CARTAIO regia di Dario Argento

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elio91     5½ / 10  02/01/2010 15:07:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Aspettandomi un oscenità della peggior specie l'ho guardato sorprendendomi perché risulta un film non riuscito del tutto ma da non buttare via.
L'Argento degli anni '90 è riuscito a rendere i propri film dei mezzi aborti della peggior specie e,piano piano,è arrivato al Fantasma dell'opera da annoverarsi come suo film più brutto senza ombra di dubbio. Era difficile fare di peggio e difatti fino ad oggi ancora non ci è riuscito neanche con La terza madre per quanto tra i suoi peggiori. Il cartaio continua il periodo no di Argento ma rispetto ai suoi lavori del '90 è un mezzo passo in avanti. Il budget a disposizione è poco e la tecnica del regista che era tornata a farsi vedere nel purtroppo sottovalutatissimo Non ho sonno ancora una volta scompare e riappare solo a tratti per un film troppo bistrattato anche se è facile capire il perché.
I fan non trovano l'Argento del bel film precedente e neanche quello splatter ma un film tecnologico basato sul poker e sul gioco perverso che al contrario non attira la maggior parte delle persone. Ma sotto questo punto di vista Il cartaio è fatto bene,riesce a risultare interessante e godibile fino ai 20 minuti finali dove la qualità cala,caso strano perché in un suo film di solito è il finale l'unico momento palpitante. Non che non ci sia tensione negli ultimi minuti ma precedentemente non succede niente di eclatante e Argento non inquieta più ormai.
Però.al di là di una trama tutto sommato accettabile (ma ci sono buchi enormi non spiegati e troppo importanti per lasciarli perdere) anche la recitazione non è male,anzi Stefania Rocca se la cava bene mentre i doppiatori in alcuni casi sono talmente pessimi da rasentare l'assurdo e il dilettantesco. Buone le musiche. Insomma un film non riuscito del tutto ma neanche da criticare cosi aspramente.
Rimane il fatto che rispetto ad altri cosiddetti "Maestri" che da tempo a questa parte non ne azzeccano una (Hooper) Argento in questi dieci anni di inizio secolo si è risollevato anche se solo parzialmente dall'abisso dove era sprofondato. Purtroppo a volte si hanno troppi pregiudizi sui suoi lavori che possono essere o riusciti e sottovalutati a poteriori (il già citato Non ho sonno) o bocciati perché il regista prova a fare qualcosa di diverso pur non avendo fondi e,forse,venendo attaccato troppo duramente (appunto Il cartaio). Il periodo più buio di Argento è finito con Il fantasma dell'opera mentre quello di lavori dignitosi ma non eccelsi è iniziato con Non ho sonno.
Certo i tonfi clamorosi ci sono ancora come La terza madre che si propone come sequel di due ottimi film e non raggiunge neanche un decimo della classe dei due precedenti ma esperimenti completamente riusciti non mancano anche se non nell'ambito del cinema vero e proprio (Master of horror).
Il cartaio non raggunge la sufficienza ma i film da 2 o 1 sono altri.