IL SIGNORE DEGLI ANELLI: IL RITORNO DEL RE regia di Peter Jackson

shish     9 / 10  14/04/2008 13:41:24 » Rispondi
Dopo tanta attesa per vedere la conclusione di questa strepitosa triologia,ecco che Peter Jackson ce lo mostra in tutta la sua maestosità e spettacolarità. Gli 11 premi oscar l'unico film insieme ai kolossal Titanic e Ben-Hur, la dicono lunga,la parola capolavoro è sin troppo degradante per questo film che va a coronare i lunghi anni di lavoro e i 2 precedenti film che gli preparano un buon terreno per farlo emergere. Anche qui come nella "compagnia dell'anello" e nelle "due torri " il regista si prende alcune licenze su come gestire il proprio film non adattandosi in tutto e per tutto al libro. Il ritorno del re vede la conclusione delle avventure e dei viaggi intrepresi dalla compagnia ormai disgregata. Sconfitto Saruman e gli uruk-hai dalla mano bianca ,grazie all'intervento degli Ent,l'unica e vera preoccupazione sta nel fronteggiare gli eserciti di orchi, troll e nazgul in groppa a draghi neri che controllano il cielo. Sauron l'oscuro signore che tutto vede dalla cima della sua torre, vede la vittoria vicina assediando l'ultima roccaforte e la capitale del regno di Gondor, Minas Tirith ,governata dal sovrintendente Denethor. Le schiere nemiche a centinaia di migliaia (il più grande esercito che la Terra di Mezzo abbia mai visto) hanno conquistato in poche ore Osgiliath ,città costruita per la difesa dei Gondor,e si sono riversati nella piana dinnanzi Minas Tirith. L'ultima battaglia per i popoli liberi ha inizio. Nel frattempo Aragorn, il ramingo del nord, unico e vero erede di Isildur,insieme all'elfo Legolas e al nano Gimli con la speranza di avere dei suntuosi rinforzi ad un esercito 10 volte inferiore a quello di Sauron, intraprendono lo spettrale sentiero dei Morti ,uomini maledetti da Isildur per essere fuggiti dalla 1^ e grande battaglia contro l'Oscuro Signore. I Rohirrim guidati da re Théoden, in 6000 unità cavalcano per la salvezza della città indifesa di Gondor.
Nel frattempo Frodo ingannato dal maligno e infido Gollum cade nella trappola da quest'ultimo preparata: diffidando dell' amicizia di Sam, abbandonandolo, e proseguendo insieme alla rivoltante creatura l'impresa di disintegrare l'unico anello. Questa avventata decisione lo farà cadere nella tana del mostruoso essere Shelob,un gigantesco ragno che intrappolerà Frodo nella sua avvolgente e appicicosa ragnatela. L'amicizia di Sam nei confronti del suo amato padrone va oltre ogni limite, seppur soppiantato da Frodo, il giardiniere Samvise Gamgee (Sam) non lo abbandona: vincendo una spettacolare e sbalorditiva battaglia contro Shelob, riesce a liberare Frodo, il quale consapevole dell'errore commesso di aver dubitato del suo benevole amico chiede perdono al suo unico e fedele amico.
Grazie all'intervento dei rohirrim e dell'aiuto dell'esercito di morti, persuasi dall'erede al trono di Minas Tirith, Aragorn, riescono ad avere la meglio sulle orde nemiche, dopo una lunghissima e cruentissima battaglia alla quale partecipano per il terribile Signore anche delle colossali creature ,Gli olifanti, giganteschi elefanti da guerra. Ridotti allo stremo, l'esercito di uomini sa che non potrà mai vincere un'altra battaglia contro gli altri infiniti orchi di Sauron, capiscono che l'unica speranza di vittoria sta nelle mani del portatore dell'anello Frodo. Attirando tutto l'esercito fuori le mura di Mordor lasceranno via libera alla missione primaria degli hobbit.
Entrando nella Terra bruciata, quale Mordor è, il peso dell'anello per Frodo si fa più grave, con l'ansia anche di non essere scovato e visto dall'occhio di Sauron. La meta è il monte Fato, ma a rendere ancora più complicate le cose ci pensa Gollum, che ritorna improvvisamente in scena dopo essere precipitato in un burrone da una spinta di Frodo.
La battaglia nel Nero Cancello si mette male per Aragorn, divenuto re di Gondor.e i suoi compagni,che si vedono oppressi da una marea di esseri mostruosi. Ma proprio quando tutto sembra finito per il peggio l'anello viene distrutto nelle fiamme del monte Fato dopo una lite stremante tra Gollum e Frodo. Sauron cessa di esistere e con esso tutta la sua terra. I 2 hobbit riescono a mettersi i salvo da una fulminea eruzione del vulcano, presso un grosso macigno. Verranno in seguito recuperati dalle aquile che li porteranno a Granburrone la casa di re Elrond. Qui la compagnia dopo mesi e mesi si riunisce felice e soddisfatta per la compiutezza dell'impossibile missione. La fine di questa storia si conclude con la disgregazione della compagnia dell'anello, Frodo parte dai porti Grigi insieme agli elfi e a Gandalf per una meta del tutto ignota ma con la consapevolezza di trovare una terra dove regnano pace e serenità eterna. Sam mette su famiglia andando a vivere nella vecchia casa Baggins insieme alla sua amata e bramosa Rosy. Aragorn, re di Gondor marita Arwen figlia dell'elfo Elrond. E con questo si conclude la stupenda triologia di uno strepitoso lavoro.
Gli effetti speciali rendono questo film indimenticabile e che non tramonterà mai, insieme ad una colonna sonora che resterà per sempre improntata nella nostra mente, un cast numerosissimo ha costruito in maniera divina la triologia più bella della storia della cinematografia. In quest'ultimo film Jackson sa mettere in evidenza ancora più che mai i moltissimi valori che il ritorno del re sa trasmettere,dando un importanza positiva al personaggio di Sam, anche se non portatore dell'anello,sa condividere il fardello che grava all'amico Frodo, dandogli coraggio e forza in tutti i momenti di debolezza del protagonista. Mentre con i personaggi di Gimli e Legolas,Tolkien vuole trasmetterci il cambiamento di atteggiamenti di due razze che da ere si sono sempre odiati in perenne fraternità.Anche se diversi nella razza la popolazione legata da spirito di unione riesce ad affrontare tutti gli ostacoli chen l'umanità può incontrare anche quelli più difficili.
Non premiati i numerosi e bravissimi attori in tutta la lunga triologia, non partecipano alla pioggia di oscar che ha immerso il film, potendo ammontare il numero di statuette d'oro.