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LORNA regia di Russ Meyer

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  26/04/2007 23:31:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Lorna, does he touch exite you..."


La figura del predicatore, che diverrà molto usuale nei film di Meyer, apre e chiude il film: splendida a dir poco la fotografia (memorabile negli squarci onirici del passato di Lorna) e notevole l'ambientazione sordida, violenta e rozza della provincia.
Meyer ha poi l'abilità indubbia di citare - come un Tarantino d'annata - diversi sottogeneri, fra tutti il cinema beat (tra una pausa e l'altra si ascolta ottimo jazz sperimentale, oltre all'insinuante title-song cantata da un non identificabile Bob Grabeau), e l'iconografia femminile delle Monroe delle Mansfield (soprattutto) o delle celeberrime bellezze nordiche.
La storia è un pretesto per una serie di sequenze erotiche forse acerbe ma di grande sensualità estetica (il bagno di Lorna nuda nel fiume).
La figura del galeotto entra di prepotenza nell'immaginario erotico femminile (compresa l'attrazione/repulsione della violenza sessuale) esattamente quanto gli spettatori che sognano il corpo di Althea Currier.
Il drammatico finale non è moralista e misogino come si vorrebbe credere: Meyer riesce a ridicolizzare un'uomo che ha saputo smarrire il suo prezioso "bene" affettivo