L'ULTIMO SAMURAI regia di Edward Zwick

ghamoz     7 / 10  21/02/2004 12:31:45 » Rispondi

Attenzione ho spoilerato un po'

Termopili.
La storia o la leggenda narra che fu detto:
"I persiani sono tanti che le loro frecce oscurano il sole"
"Meglio combatteremo all'ombra!"

Il capitano-soldato è stanco, si vede.
Le guerre indiane, per sua fortuna o sfortuna, sono terminate e lui che solo sa uccidere
non ha più ne speranze ne futuro.
E si schifa di se stesso e di quello che ha fatto.
Ormai ha capito che non si combatteva per l'ideale, ma per il dollaro, lo sviluppo, la maledetta ferrovia.
Troppo ha ucciso.
E ora imbonisce per denaro la gente perchè compri l'arma.
Venticinque dollari la settimana.

Così si parte con l' odiato colonnello ("ho ucciso per denaro , ma voi vi ucciderei gratis") verso il Giappone,
lì ci sono altri ribelli da fare uccidere, ma la paga è migliore: cinquecento dollari al mese, una fortuna.

E addestra i coscritti Giapponesi contro il Samurai ribelle.

La prima battaglia, troppo presto cercata dai capi, è una disfatta, il generale suicida e il capitano prigioniero.

E si vive con il nemico, incomprensibili gli usi e la lingua, il cibo quasi alieno.

E perchè la vedova del samurai da lui ucciso lo cura ugualmente?
Anche se puzza, anche se le ha ucciso il marito?
E perchè il Samurai combatte contro il suo imperatore?
"Se l'imperatore mi volesse morto, non avrebbe altro da fare se non chiederlo".

E lentamente impara a conoscere una cultura diversa, una filosofia di vita, un modo di combattere
ancestrale e onorifico.

E' la contrapposizione fra il nuovo e l'antico, non può che finire in un solo modo: si tolgano
gli antichi e si faccia spazio al moderno: la ferrovia, i capitalismo, le oscene bombette occidentali.

"Come è finita alle Termopili?"
"sono morti tutti"
Ma ricordatevi che sono morti in primis perchè sono stati traditi.

Non è forse tradimento il nuovo contrappasto ad un antico che deve essere eliminato e dimenticato per sempre ?

E l'ultima battaglia, katane contro Horwizer e Gatling, armature contro fucili, denaro contro Onore, non è onorevole morire così.

E il capitano, unico sopravvissuto, oramai non è più nel tempo presente, dinosauro del passato,
"forse è morto per le ferite, forse è tornato in america (la a è minuscola),
forse ha trovato qui la sua pace e qui è rimasto".





Che dire, alcuni punti sono esaltanti, in alcune scene si digrignano i denti e si muove il braccio per affondare la spada.
Troppo facile parteggiare per l'antico: troppo odioso e unto è il nuovo.
Troppo ovvio l'amore scoperto per queste tradizioni misconosciute e per questo intriganti.
Troppo bella la pelle perlacea della vedova giapponese per non innamorarsene.
Troppo d'effetto i cavalli e le armature.
Troppo i paesaggi autunnali, i giardini innevati, gli alberi fioriti.

Su alzatevi antichi il vostro tempo è finito è ora di morire.

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Note sul film.

Hanno saccheggiato a man bassa:

si riconoscono:

"Conan il barbaro" (l'apparizione dei Samurai nella prima battaglia è quasi uguale al'entrata degli adoratori del ferro)
"Excalibur" (la cavalcata verso l'ultima battaglia, mancava solo Orff )
"Piccolo grande uomo" (tutta la parte di conoscenza e amore per il nemico)
"Balla coi lupi" " L'ultimo dei Mohicani" (il finale)
"La carica dei Seicento" "Balaklava" (l'ultimo assalto)
"Kill Bill" (la scena del giardino innevato)
"Il cacciatore" (il disgusto dell'uccidere)
"Soldato blu" (le stragi degli indiani inermi, Sand Creek docet)
“C’era una volta il West” (la ferrovia che avanza)



Un errore (spoilerino del finale ):

Nell'ultima carica il capitano scaglia la sua katana verso l'odiato colonnello e lo uccide (come nella "carica dei seicento")
e subito dopo ne ha un'altra in mano.
Dove l'ha presa?

Inconguenza.

E poi colpire un nemico montando un cavallo al galoppo, la distanza non è poca e la katana pesa pure.
Non è un po’ inverosimile ?