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NASHVILLE regia di Robert Altman

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     10 / 10  18/12/2007 00:48:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Nashville", epopea o dissacrazione del Mito Americano? Entrambe le cose, probabilmente. In ogni caso, un film decisamente innovativo anche per i mezzi usati: emblematico il Carradine che esegue la famosissima "L'm easy" nello studio di registrazione fa pensare a un'antisegnano del videoclip.
Caustico e irriverente, prosopopea del kitsch centenario del country (sia quello nobile di Johnny Cash e Townes Van Zandt che quello atroce che si respira nelle bettole della città dei birraioli) il film è senza ombra di dubbio il capolavoro di Altman e uno dei tre o quattro capolavori assoluti del cinema degli anni settanta (ma non solo).
Il personaggio della cantante sgraziata che conclude l'esibizione con uno spogliarello (quanta amarezza my God) e il finale che segna il debutto accidentale e spaventoso di una nuova promessa in un bagno di folla che assiste al crollo delle proprie speranze rievoca indirettamente sia il famigerato concerto di Altamont degli Stones sia l'assassinio di Kennedy a Dallas... con quanto cinismo Altman riapre ferite che ancora oggi nessun americano ha mai rimosso...
Non a caso il tronfio proscenio di una campagna elettorale adombrata di lustrini e glamour, proprio come nei festival musicali più in voga, diventa rappresentazione di un Mito che mostra solo l'apparenza di sè, e forse il vuoto del suo senso etico artistico e culturale