Uno dei film centrali degli anni 70. "Nashville" è il film corale per antonomasia, immenso affresco di una generazione allo sbando, pessimista, senza uscita. Diretto e montato magistralmente, racconta le storie di star affermate, cantanti stonate in cerca di successo , cantanti allo sbando, vecchie volpi del country, politici alla ricerca di voti, tradimenti, un anziano che perde sua moglie, un veterano e un attentatore. Tutto ruota intorno al festival della musica di Nashville, anche con comparse eccellenti (Julie Christie, Elliot Gould).
Memorabile la sequenza in cui Keith Carradine canta "I'm easy" . Altman ritenterà l'affresco di una intera generazione negli anni '90 con "America Oggi", con la stessa formula. Ho appena rivisto anche il bellissimo "America oggi", ma il più forte e il più impietoso rimane "Nashville". Solo "il lungo addio" è altrettanto centrale nella carriera del regista.