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AMERICA OGGI regia di Robert Altman

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jack_torrence     10 / 10  14/01/2011 02:21:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Silenziosi più di un'invasione di cavallette, gli elicotteri sorvolano Los Angeles come se agli elicotteri di Apocalypse now avessero spento le Valchirie; come una pantera della polizia senza lampeggianti.
Nel silenzio che invoca un urlo devastante, e invece prosegue nell'indifferenza generale a generare sommessi disastri, il film si svolge avviluppando storie e frammenti, "short cuts" quotidiani e minimali, fitti di gesti, omissioni, dimenticanze: il vivere sbadando (sbadate vite in cui può capitarci di assillare per 10 dollari di torta i genitori di un figlio in coma).
Il vivere sbadando che si trascina, osservato senza indugio e con polso fermissimo, con lucidità e asciuttezza, si sospende e si sorprende su di un terremoto: e poi subito riprende. Nulla è stato. Nulla è mai. La città giace, il sole splende.

Questo intreccio di meschinità è tratto da alcuni racconti del più grande autore letterario americano della seconda metà del XX secolo, Raymond Carver. La peculiarità del film sta nell'accumulo progressivo, nel potenzarsi vicendevole delle vicende. L'addensarsi delle trame rende labirintico il film come una città estranea a se stessa.
Che è anche geniale allegoria di questa vita in una metropoli, in cui ci si sfiora quotidianamente, permanentemente estranei. E la meschinità, sì, scaturisce proprio da quel vano senso di libertà che ci deriva dall'illusione di attraversare la metropoli restando estranei, di sparire, insieme ai nostri meschini tradimenti e alle nostre bassezze, senza farci vedere nè da un dio, nè dai nostri cari che tradiamo.

Poi c'è anche un comun denominatore, a questi frammenti: ed è che sempre il maschio è il più vile e il più meschino. La quasi totalità delle figure maschili del film è una figura negativa, che sia frustrato o vile, più spesso diventa violento e vendicativo. Ignavi e insensibili: e quasi sempre c'entra il sesso. E la prevaricazione sulla donna.
(Come nel grande capolavoro americano del decennio successivo, "INLAND EMPIRE", la prevaricazione dell'uomo sulla donna è centrale ad "America oggi").
Invece nessuna, o quasi, delle figure femminili di questo film, è altrettanto meschina. Quasi sfugge, ma nessuna di queste donne è carnefice, e invece quasi ognuna è una vittima.
Sino alla giovane violoncellista silenziosa, che cede all'orrore dell'indifferenza per la morte di un innocente, e quasi assomma su di sè tutto il male, capro espiatorio e vittima sacrificale.
VincentVega1  14/01/2011 09:02:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ecco, era proprio quello che intendevo... ;-)
jack_torrence  14/01/2011 12:31:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Yes," Altman è un'altra cosa (alla fine della fiera)"! ;-)
L'ho rivisto proprio ieri sera da un amico e curiosamente la visione era già in programma
Ciumi  17/01/2011 13:00:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Appunto, Carver…
Bel commento Stefano, ho trovato interessante l’osservazione sulla meschinità e viltà del maschio, anche se in IE è sicuramente più accentuato questo aspetto… Forse l’unica figura femminile davvero “negativa” è la madre, non violenta ma disattenta ed egoista, della violoncellista, è colpevole e… vittima, del resto, come l’assassino, l’uomo costretto a subire la mortificazione di una moglie telefonista erotica, lei di una figlia apatica. Le famiglie, gli amanti, le persone si fanno del male, hanno esistenze squallide, non si conoscono mentre l’America getta diserbante, si scrolla appena la terra come sentisse un lieve prurito. Comunque un capolavoro, non c’è dubbio.
jack_torrence  26/01/2011 02:49:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' vero, la madre disattenta e squallida della violoncellista apatica è l'unica donna "negativa" (e vittima al contempo, non tanto della figlia...anche nel suo passato c'è un uomo che l'ha rovinata). Fa una gran pietà del resto.
E' vero che in IE l'aspetto sulla meschinità del maschio è decisamente più accentuato. Ho citato il film di Lynch in modo del tutto casuale; tuttavia parlando con degli amici con cui avevo rivisto il film prima di commentarlo son stati loro a farmi notare come "America oggi" fosse incentrato sulla prevaricazione dell'uomo sulla donna... Ho trovato che avessero proprio ragione.
Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  30/03/2011 12:20:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grande commento per un ottimo film.
jack_torrence  30/03/2011 19:20:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi, grazie anche qui! ;)