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AMERICA OGGI regia di Robert Altman

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Terry Malloy     9½ / 10  02/03/2008 14:28:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Contraddistinto da sempre da un cinismo e da un realismo devastanti, Altman firma un apocalittico capolavoro che per minuzia e megalomania è da paragonarsi solo a Nashville.
Osserviamo le storie di mezzi uomini e anti-eroi che di estrazioni sociali diversissime partecipano a un nichilismo prevaricante che è comune a una società, a una cultura, a una nazione che possiamo incolpare tuttavia ben poco.
Mi spiego: giudicare l’America è facile. Capire perché, è un’altra cosa. È proprio questo che contraddistingue la denuncia socio-politica di Altman, coerente e intelligente, da quelle a cui altri insigni registi ci hanno abituato (Haggis per esempio, bravo, ma anche lui fossilizzato nella spettacolarizzazione del fenomeno negativo americano, piuttosto che nella ricerca delle cause).
Localizzarne germi e responsabilità: come in Nashville, osserviamo che al contrario di sociale, il trionfo nichilista nella società americana è culturale; le possibilità, i mezzi, le volontà non mancano, ma è fortemente radicata, come per esempio osserva il regista, la tendenza speculare di accusare e coniugare il fallimento nel lavoro a quello nella famiglia. L’uno è causa dell’altro o viceversa, ne deriva purtroppo un impoverimento generale di ideologia che se prima era alla base della vita americana (capitalismo, famiglia e ordine), ora è solo scialbo involucro.
Voglio anche notare l’immenso lavoro che l’ottimo cast di attori ha approntato per permettere la riuscita di uno dei film più belli che abbia mai visto. (menzione speciale per Robbins)