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L'ULTIMA LEGIONE regia di Doug Lefler

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shish     3½ / 10  12/11/2008 12:18:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una vera e propria serie di frustrate per chi come me ha letto il libro e vede la sua trasposizione cinematografica, poiché oltre a discostasi notevolmente dall’ideale nato da Manfredi, questa pellicola risulta molto confusionaria e piattissima dal punto di vista emotivo.Se si continuassero a descrivere anche le più superflue lacune che il film offre ci si potrebbe scrivere una tesi di laurea, perciò ci si limita a non affondare troppo la lama: partendo dalla recitazione degli attori si può dire che chi si riesce a salvare è solamente Thomas Sangster, il più piccolo del cast, che interpreta il giovane imperatore Romolo Augusto, per i restanti Colin Firth, Aishwarya Rai e il premiato all’oscar Ben Kingsley non resta altro che il rancore di non aver dato, seppur lievemente, un punto di forza all’Ultima legione. L’inesistente regia,la pietosa sceneggiatura accompagnata da un’ irritante scenografia fanno inasprire e disinteressare chi guarda; seguire il perfetto clima e il giusto andamento del libro sembra quasi disgustare gli ideatori di questo progetto, quindi (ovviamente) decidono di dare una propria impronta a quest’obbrobrio, tanto da non sapere cosa si sta offrendo allo spettatore: dopo uno sprint iniziale a tempo record, ( attraversare metà Europa da Roma in Bretagna in 10 minuti) il film si affanna e si disperde nella nebbia inglese, ciò che si riesce ad intravedere nel bel mezzo di quest’ offuscamento è una “battaglia”, se così la si vuole definire, e qualche bel paeaggio.
Una leggenda nata da un sogno di uno dei più grandi scrittori storici, viene demolita da uno tra più deludenti film del cinema.
Invisibile.