caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL LUPO regia di Stefano Calvagna

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89     7½ / 10  03/06/2012 02:49:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il voto forse è un po esagerato ma ho deciso di premiare il coraggio di Calvagna nel trattare nel modo meno prevedibile un caso spinoso e al tempo stesso affascinante come quello di Luciano.
Correva l'estate 2004 quando Liboni tentava la fuga nel centro italia , io ero ancora un ragazzino ed ero al mare in provincia di Rimini...ricordo ancora che un mio amico (all epoca anche lui un ragazzino) era terrorizzato dal fatto che IL lupo potesse arrivare li in spiaggia da noi e prenderci in ostaggio...continuava a ripetere '' è matto, non ha niente da perdere...''.
Da quel giorno mi è sempre rimasta impressa la figura di Liboni e col tempo , crescendo, sentendolo nominare nella canzone di Ted Bundy ( lupo solitario) e leggendo qualche notiziola qua e la sul suo passato si è insinuato in me un sentimento contrastante nei suoi confronti che secondo me questo film ricalca alla perfezione :

Se da una parte è innegabile che liboni fosse un disadattato, un pazzo , un criminale e che non potesse fare nessuna fine se non quella che ha fatto cè anche da dire che rappresenta ,per certi versi, un simbolo di ribellione contro la polizia, contro lo stato, contro una societa' che reprime con violenza anzichè riabilitare....sfido chiunque abbia visto questo film a non aver patteggiato per Lucio, a desiderare inutilmente , nonostante il suo destino fosse gia' arcinoto, che si salvasse, che all ultimo tirasse fuori la berta e che aprisse il fuoco sui caramba x tornare in marocco da sua moglie....

Il limite principale della pellicola di Calvagna ( oltre ai limiti tecnici e recitativi ) è proprio quello di aver stravolto troppo la vera storia di Luciano : il film è troppo romanzato e fa apparire Liboni come un ''bravo ragazzo'' che fa quello che fa solo xke' ha tutto il mondo contro ingiustamente !
Lo spettatore è TROPPO in empatia col suo personaggio e nonostante il film mi sia piaciuto questo è un grosso punto a sfavore perchè gli fa perdere credibilita' ( ci credo che poi tanta gente che non ha seguito la cronaca ai tempi ora inneggi a liboni come ad un eroe !).
Ci voleva un regista che descrivesse la storia in modo + asettico : pochi dialoghi , immagini crude e realistiche che avrebbero suscitato confusione nello spettatore marcando la sottile linea che divide uno sbirro da un criminale!
Ripeto, sto film è troppo romanzato e cerca troppo di rendere Liboni un personaggio simpatico : lui non aveva nessuna moglie bona in cinta in marocco, era un uomo SOLO e malato di AIDS , non aveva nulla da perdere , invece qui è circondato da gente amica che lo stima e gli procura armi e passaporti !

Comunque sia dal punto di vista prettamente ludico è un film piacevole, non fedele al reale svolgimento dei fatti ma comunque carino e sul finale ci stava pure per scappare la lacrimuccia :'( ...bellissima la poesia alla fine , oscena la colonna sonora.