DarkRareMirko 8 / 10 26/03/2008 03:20:23 » Rispondi Un film che a me personalmente è piaciuto moltissimo, davvero. Innanzitutto oggettivamente c'è da dire che è davvero realizzato benissimo e il lato tecnico è davvero curatissimo in ogni sua parte, dagli sfx (creati dal buon C.J. Goldman, che ha lavorato anche in mainstream quali l'avvincente Silent Hill ad esempio) alla fotografia (con colori forse volutamente troppo psichedelici e kitsch, però), passando per delle buone interpretazioni. Ovviamente non sono ipocrita, e dico che dal punto di vista dei contenuti è a dir poco palese che c'è un livello di exploitation davvero esagerato, esuberante, incontenibile (soprattuttto nel quarto episodio). Però, in questo mare di sfruttamento c'è comunque qualcosa che viene a galla (vuoi il talento dei suoi realizzatori o comunque il significato "di base" dei 4 episodi, che a mio avviso non è poi così nascosto), che fa differenziare il suddetto film da molti altri suoi simili. Menzione d'onore alle musiche e agli effetti sonori, davvero bellissime e a tratti inquietanti. Do ragione a chi vede nel film solo ed esclusivamente una mera rielaborazione del cinemadella controcultura, ma è anche vero che Hussain, forse anche minimamente, tratteggia un suo stile (anche se fatto al 90% della già cittata exploitation, inserendo trovatine e trovatacce) che gli fa onore, che vale comunque la visione del film. In definitiva, secondo me è un ottimo film "superbo, che se la tira" quanto volete, ma che ad ogni modo è profondondamente artistico.
1: questo non ci ho capito 'na mazza... Potrebeb comunque darsi che sia solo una riflessione sulla nascita, senza particolari simbolismi. Ho interpretato l'occhio che viene estratto dal corpo della donna come il fato che l'essere umano (o vuoi la donna in particolare) abbia all'interno di sè il voyerismo, la morbosa curiosità gli è intrinseca.
2: L'episodio forse più strano e difficile da comprendere... Potrebbe essere un'estremo e metaforico monito a sfogare la rabbia repressa che si è verso le persone, magari anche se parenti stretti... Comunque molto interessante e coraggioso affrontare un tema del genere (nascita, rapporto tra fratelli, sesso, ecc.).
3: Credo sia un palese invito a tornare alla natura, a legarsi letteralmente con essa. Stupenda la musica di sottofondo.
4: L'epsiodio più controverso ed esplitativo, coem già detto. So che Hussain ha dichiarato che non è assolutamente contro Cristo, sarà. Mah, da notare che comunque nella scena della masturbazione viene continuamente inquadrato il crocifisso che il tizio porta al collo, come dire, ma guardati, porti il crocifisso e ti masturbi? Ma che uomo sei? E allora quindi il tizio suddetto sogna (o meglio, il suo senso di colpa dopo al masturbazione si concretizza inun sogno) dove viene prima torturato e poi trasformato nel Cristo più maltrattato della storia del cinema (nemmeno Schnaas era arrivato a tanto). Notate come chi violenta Gesù venga rappresentato come donna... Ah Karim, il tuo film pure bello è eh, ma c'era bisogno di torturare, mangiare, sodomizzare, tagliuzzare Cristo e farlo pure oggetto di Pissing (Divided Into Zero insegna)? Imho proprio no...
DarkRareMirko 06/05/2009 23:12:28 » Rispondi Colgo l'occasione, ad 1 anno e passa dal mio commento, di ridire come questo film sia eccezionale, come costituisca una vera epropria esperienza per lo spettatore, sia visiva che sonora.
Poi, provate a cercare in google un'immagine qualsiasi del film; vi accorgerete della sua incredibile qualità, della sua incredibile originalità, che salta subito all'occhio.
Un film, pardon, un'esperienza, da provare e riprovare.
DarkRareMirko 08/03/2010 23:21:38 » Rispondi Visti 20 minuti di scene eliminate del montaggio finale del film!!!
Molto interessanti quelle ambientate in un cimitero, col solito ottimo sonoro di fondo, nonchè quelle ambientate in un bosco, che vedono in background animali morti.
Inquietanti pure stanze contenenti vari segnali stradali...
DarkRareMirko 03/02/2012 22:51:29 » Rispondi Curiosità: nel segmento finale del film è presente, proiettata su un muro, parte dell'uccisione di Mohammadine Salar, giustiziato da parà guerriglieri di Beirut senza un regolare processo.