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LA VISITA regia di Antonio Pietrangeli

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adrmb     7½ / 10  13/03/2020 18:48:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco, questo film è la prova che si può prendere una storia con una sceneggiatura lineare e tirarne fuori un gran film. Sì, perché ho trovato questo film di Pietrangeli decisamente intimo, raccolto (sarà perché lo spazio si concentra tutto in un paesino vicino al Po così come il tempo si articola in una sola giornata), ma comunque concepito e scritto benissimo, ché il risultato non può che soddisfare. Sarà che boh in quegli anni il cinema italiano toccava vette allucinanti, quindi anche un film "minore" di uno dei suoi migliori esponenti (si ricordi il capolavoro 'Io la conoscevo bene') riesce a comunicare tantissimo dell'Italia di quegli anni.

Pina e Adolfo (nome e baffetti non casuali, secondo me) sono due ritratti di solitudine assolutamente ben delineati, nei quali sotto la loro facciata di perbenismo verranno alla luce tutte le loro fragilità e meschinità (la Pina ha una tresca con un uomo sposato). Pietrangeli calca forse particolarmente la mano su Adolfo: egoista, viscido, molesto e razzista, una persona assolutamente detestabile che vien voglia di tenerlo totalmente alla larga. Però nella malinconica presa di coscienza finale (la radice del marciume è da ricercarsi in un ambiente nocivo e una condizione di solitudine) ci leggo una parziale "redenzione", anche se è bene che rimanga tutto sospeso, così come il rapporto tra i due: bene che per quanto la sceneggiatura suggerisca un'impossibilità di "riunione" sia rimasto aperto il canale di comunicazione della lettera.