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LE VITE DEGLI ALTRI regia di Florian Henckel von Donnersmarck

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momo     9½ / 10  22/11/2012 12:41:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo sforzo che dovremmo fare per cercare di avere un'idea della vita degli altri, di tutti quei personaggi che ci circondano, è forse tanto inumano da renderlo quasi inattuabile. Il primo livello è forse il passsaggio dalla conoscenza della vita pubblica a quella privata il capitano della Stasi Gerd Wiesler è in questo uno dei migliori agenti. L'universo che si rivela è già in qualche modo sorprendente. Il secondo passaggio è invece cercare di carpire la vita segreta all'interno di ogni uomo, le sue debolezze e le sue aspirazioni passaggio ancora più complicato. In definitiva è molto più comodo ricorrere ad un giudizio che sfrutti le classi o le istituzioni a cui appartengono i vari personaggi nel palcoscenico della storia: è così che probabilmente molti Gerd Wieseler sono stati liquidati come sostenitori del regime, malvagi criminali antagonisti di liberali ed eroici intelettuali. In realtà in molti di questi personaggi secondari, di questi "altri", si nascondevano persone con una loro morale ed eroicità.Seppur recitando nell'ambiguità di un ruolo per cui ogni miticizazzione sarebbe risultata fuorviante meritano (ed il cinema fin'ora lo ha fatto raramente) senza dubbio comprensione e un rispetto. Forse è la vita stessa quella musica che, ascoltata veramente, non può fare rimanere l'uomo ostile nei confronti di chi l'ha vissuta.