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LE VITE DEGLI ALTRI regia di Florian Henckel von Donnersmarck

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Giorgione     9½ / 10  13/05/2007 14:00:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In mezzo alla vergogna delle delazioni, della brama di potere e della lussuria riesce a spuntare, come una piantina in mezzo al deserto, una gemma di onestà e lealtà.
Sbaglieremmo a considerare questo bel film come una condanna della Germania dell'Est nel suo complesso. E', sì, una condanna della degenerazione del suo regime, ma il film vuole anche evidenziare gli ideali, anche nobili, che molti cittadini hanno servito in buona fede. Il buon capitano dellla Stasi era convinto di lavorare per difendere la Rivoluzione contro i suoi nemici. Nel momento in cui si è reso conto che la sua opera era manipolata per soddisfare le voglie dei potenti, non si è adeguato e si è ribellato, pagando in proprio.
Il Re è nudo. E, putroppo per il Re, piano piano se ne sono accorti tutti...