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LE VITE DEGLI ALTRI regia di Florian Henckel von Donnersmarck

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Invia una mail all'autore del commento Albertine     6 / 10  19/04/2007 14:40:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
abbastanza stereotipati sia i personaggi che le situazioni...il peso del regime certo si sente molto ma non posso fare a meno di pensare a quella meraviglia di film che è "Garage Olimpo" che descrive un regime sanguinario e crudele con risultati decisamente superiori. (Se è per questo mi sento in regime anche in un paese come il nostro dove per controllarci e renderci inoffensivi ci tengono il più possibile affamati e rin********ti dalla TV)...anche un po' troppo facile ed inspiegabile la conversione del protagonista...che orribile figura poi quella di Christa Maria Sieland...com'è possibile paragonarla a Tosca come ha fatto qualcuno? Tosca si concesse a Scarpia per salvare il suo compagno e si suicidò perché fu giustiziato nonostante il suo sacrificio...

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andreapau  20/04/2007 20:17:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sinceramente,trovo che il tuo commento sia ingeneroso.quanto agli stereotipi,se devi raccontare un poliziotto stasi della ddr,come procedi?e un gruppo di cospiratori?e un ministro corrotto?personalmente,prima di parlare di regime dalle nostre parti,ci penserei 1000000 volte.non che si stia tanto bene,ma dopo garage olimpo e le vite degli altri,prima di associare la parola regime al nostro paese,consiglierei prudenza.a meno che tu non possa raccontarmi di amici in galera per una barzelletta su berlusconi o prodi,registi teatrali che si ammazzano perchè invisi al regime,tutto un mondo di sospetti e collaborazionisti.o giornali che non si possono vendere o film e libri troppo comunisti o troppo occidentali.oppure mi puoi dire che sono tutte ******* quelle del film.ultimo punto,non capisco dove stia l'"orribilità" dell'attrice.è soltanto una donna,debole,umana,completamente succube del potere fino ad essere inconscia del suo valore.un segnale di totalizzazione assoluta.o si è eroi oppure delle merde?io vorrei vedere che cosa si arriva a dire sotto tortura:anzi,non lo voglio vedere
Invia una mail all'autore del commento Albertine  24/04/2007 14:48:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
certo il paragone con la situazione italiana era paradossale - uno sfogo più che altro - anche se qualche anno fa è bastato l'editto bulgaro berlusconiano a far estromettere dalla televisione pubblica per un lungo periodo personaggi come Santoro, Biagi e Luttazzi... poi in "le vite degli altri", a differenza di Garage Olimpo, non si parla di torture...è bastata la minaccia di non far più recitare Christa a scatenarne il tradimento...a me non credo basterebbe così poco per tradire e far imprigionare l'uomo che amo, con cui vivo e che si fida di me...non c'è bisogno di essere eroi per questo...in particolare tra l'altro mi riferivo a chi ha paragonato l'attrice del film al personaggio di Tosca...non ci vedo nessuna attinenza...
Invia una mail all'autore del commento Gabriela  24/04/2007 15:01:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma forse è proprio questo l'aspetto particolare di questo film, il fatto che si raggiunge un'emozione senza mai mostrare un goccio di sangue o esibire torture durante gli interrogatori perchè tutto è rappresentato in modo razionale e freddo.
Per quanto riguarda l'attrice, penso che non sia così semplice dire che in una situazione simile siamo sicuri di non tradire.. su questo non ci metterei la mano sul fuoco.
olivia*  01/05/2007 18:56:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un film che rispecchia la realtà del regime comunista europeo. Se non ti piace solo perché lo trovi poco cruento, dovresti comunque apprezzare la sua attendibilità ai fatti storici. Non puoi paragonarlo ad un film che tratta la dittatura argentina.
Non puoi chiamare regime i tempi in cui stiamo vivendo. Una piccola ma significante differenza è il fatto che oggi uno ha la possibilità di scegliere, mentre allora tale possibilità non l'aveva NESSUNO.
Non ti sarebbe così inspiegabile la conversione del capitano, se fossi meglio informato su come venivano reclutate le spie (uno andava a fare spia per il bene comune e non per terrorizzare la gente brava).
Il personaggio di Christa ti può sembrare anche orribile, ma solo per quello che ha fatto. Per il resto è perfetta- rispecchia senza alcun compromesso la vita che realmente hanno dovuto affrontare tanti cittadini di quei paesi in quei tempi. Non sempre si è eroi. Per motivi più o meno nobili spesso si scende a dei compromessi. Anzi, le do un bel 10 per la credibilità del suo personaggio.