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ROSSO COME IL CIELO regia di Cristiano Bortone

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  16/12/2008 17:39:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Può un grave incidente,causa di conseguente handicap,essere un nuovo ed insperato punto di partenza?La risposta,dopo aver visto questo piccolo ed emozionante film italiano, non può che essere positiva.La storia è infatti realmente accaduta e narra dell’infanzia di Mirco Mencacci,rimasto cieco all’età di dieci anni,sistemato in un istituto per non vedenti lontano dalla natia Toscana e divenuto attualmente un apprezzato montatore del suono.
Il film tocca argomenti scottanti con grande leggerezza,non scade mai nel banale o nel patetico ed illustra con forza il dramma di questo bambino.La sua rabbia e relativa negazione della sua condizione iniziale si tramuteranno in una forza interiore sfogata nella capacità di cogliere,creare e quindi registrare suoni per metterli al servizio di una storia.L’amicizia con il simpatico Felice e la dolce Francesca,la complicità con Don Giulio,l’insofferenza alle regole vetuste ed oppressive atte a tarpare la creatività di questi ragazzi sono il fulcro di questo percorso di crescita ed accettazione di una nuova condizione.Non sono tralasciate accuse nei confronti di un sistema ghettizzante che costringeva i genitori a portare i loro figli in istituti appositi,in quanto la scuola non accettava l’iscrizione di ragazzi non vedenti.
“Rosso come il cielo” non è un film perfetto,ma profondamente sentito dal bravo Cristiano Bortone,la sua innegabile voglia di parlare di Mirco e del suo passato coinvolgono ed emozionano lo spettatore,cui si stringe il cuore più volte senza che si scada mai in facili scorciatoie lacrimevoli.