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IL CORVO regia di Alex Proyas

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JOKER1926     7½ / 10  22/04/2009 17:11:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Il Corvo" di Alex Proyas è una pellicola del 1994 statunitense, la morte del protagonista principale del film sotto alcuni aspetti "enfatizzò" la pellicola e con il tempo tale prodotto è diventato una sorta di Cult.
Ma oltre alle disgrazie toccate a Brandon Lee è importante specificare che questo film merita molto; Proyas riesce ad almanaccare un qualcosa di tenebroso e di inedito.
Innanzitutto da lodare infinitamente la fotografia "artistica" (a tratti gotica) che satura di colori "bui" "ipnotizza" senza indugi le menti del pubblico, inoltre da notare il grandissimo gioco dei colori, delle luci; atmosfere solennemente "dark" suggestionano e allo stesso tempo deliziano lo spettatore.
L'"alone" "Dark" è saggiamente alimentato dalla quasi impeccabile icona di Eric, il personaggio "indefinito" è curatissimo, da notare gli abiti, il trucco, i suoi capelli, il suo cinismo, la sua "calma" omicida…
Le musiche (a volte Rock) sono utilissime nell'aumentare la dose di inquietudine, esse vanno a presentare, generare le atmosfere "Dark", il tutto è irreprensibile!
Oltre a Brandon Lee (che recita divinamente) da sottolineare anche le prestazioni positive degli altri attori.

"Il Corvo" presenta una trama un po' bizzarra ma da questo "stravagante" filone narrativo si sviluppa, in seguito, l'apoteosi.
Moltissime scene belle, indimenticabili; quella dell'omicidio nell'auto, verso la parte finale del film è l'emblema; inquietanti , crudi i vari flashback (da notare i giochi di colore, l' "armonioso" uso del rosso che, in alcuni frangenti, devasta la vista dello spettatore abituato a visionare (unicamente) scenari tetri e neri.
Inoltre è importante segnalare la scena della "resurrezione", ottimo lavoro della regia, da notare le sinistre inquadrature che evocano un "qualcosa" di divino e allo stesso tempo di diabolico…

"Il Corvo" mantiene costante il ritmo sostenuto, non ci sarà noia e prevedibilità, in questa pellicola abbonda la violenza che in questi casi delizia e carica lo spettatore.
Oltre all'immenso effetto visivo la pellicola offre "intelaiature" concettuali riguardo la vita, la morte, la resurrezione…

Il finale è molto drammatico e dona commozione e un pizzico di "mistero"; "The Crow" è un nobile prodotto cinematografico anni 90; la pellicola è accattivante, grazie alla fotografia "artigianale", "punk" e ad icone curatissime (oltre alla vicenda di lutto) il film riesce praticamente a conquistare il magico "elisir" dell'immortalità e resta lì, nella classifica dei film indimenticabili, senza tempo; Eric dopo una apocalittica battaglia ritorna, o meglio si avvia verso un limbo "indefinito" contornato da concetti indecifrabili avvolti in scenari sublimi e chimerici…