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TERESA VENERDI' regia di Vittorio De Sica

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steven23     7½ / 10  17/04/2015 15:04:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi trovo assolutamente d'accordo con chi mi ha preceduto, ho assistito a una deliziosa quanto garbata commedia che riesce perfettamente nel suo intento d'intrattenere con leggerezza.

Il De Sica regista qui è praticamente ai suoi primi passi dato che, se non erro, prima di questo aveva diretto solo altri due film, di cui uno accompagnato da Amato. Il genere prediletto è ancora la commedia, quella commedia carica appunto di garbo ed estremamente misurata... inizierà ad affrontare tematiche relative al neorealismo soltanto due anni più tardi con "i bambini ci guardano", ed è da lì che mostrerà tutta la sua immensa bravura regalando se non capolavori, ma una serie di grandi film uno dietro l'altro.
Qui è ancora distante dai livelli che raggiungerà in futuro, eppure per quanto mi riguarda c'è già molto di buono. Dietro quella che parrebbe una semplice storiella edificante, il film regala molti momenti carichi di una sottile ironia e, soprattutto, vanta una sceneggiatura senza dubbio ben studiata, che lo stesso De Sica riesce a valorizzare con una messa in scena che, pur non regalando sussulti, risulta piuttosto raffinata.
E tutto ciò porta a un altro punto di forza del film, l'impeccabile direzione degli attori. De Sica guida sé stesso e chi lo circonda in una serie di prove tutte più che buone, con la ciliegina sulla torta regalata dalla presenza di una Magnani che, nella marginalità del suo ruolo, riesce lo stesso a lasciare un'impronta importante sulla pellicola. E non mi stupisce affatto, quando ci si trova di fronte attrici di un certo livello (e qui stiamo parlando di un livello altissimo) si sa bene che possono lasciare un segno anche se compaiono per poco più di cinque minuti.

Senza ovviamente nulla togliere agli altri interpreti, dallo stesso De Sica, qui in un'interpretazione per lui insolitamente misurata, alle controparti femminili, in particolare il duo Dilian-Benetti, entrambi bravissime nei rispettivi ruoli di aspirante poetessa svampita e dolce orfanella di buon cuore.
Divertentissima, poi, la figura del maggiordomo e del terzetto di creditori che ogni giorni s'intrufolano in casa del medico nell'attesa di essere pagati.

Insomma, in definitiva una commedia d'altri tempi che potrebbe tranquillamente reggere il paragone con certe pellicole di genere realizzate oltreoceano (non le migliori)... un sano e divertente intrattenimento ma con qualità, sia registiche che attoriali.