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OPOPOMOZ regia di Enzo D'Alò

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Peanuts02     6 / 10  09/07/2017 14:01:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
carino come film natalizio, ma commette l'errore di enfatizzare in maniera OSSESSIVA, COMPULSIVA, PATOLOGICA l'ambientazione napoletana.
Non fraintendetemi, sono anche io della zona partenopea eppure da questo film si potrebbe pensare i napoletani sian tutti tizi che ridono come rincretiniti tutto il giorno, che affollano le strade, che vanno sul motorino senza casco, che bevono il caffè e che parlano in dialetto mentre in italiano non spiccicano niente senza che sembri incredibilmente forzato.
L'idea di trattare del presepe, in mezzo a tanti film che parlano di babbo natale, è senza dubbio lodevole, però c'è quell'enfatizzazione insopportabile che sembra quasi sminuire l'atmosfera di sacralità che si crea in alcune scene.
Per il resto, ho apprezzato molto il messaggio della felicità perduta, di come sia importante accettare i cambiamenti e riuscire a "farsi una nuova felicità perché quando è perduta è perduta"
Peanuts02  18/10/2018 20:35:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho rivisto il film di recente, e devo ricredermi su alcune cose. Non vorrei sollevare polveroni, non mi dà fastidio Napoli, ci vado spesso e molto volentieri aggiungerei, ne apprezzo la storia e la cultura. L'unico problema del film è quest'eccessivo stereotipare che rende i personaggi incredibilmente macchiettistici. Enzo d'Alò invece ha dimostrato di saper creare dei bei personaggi, a partire dal gruppo di gatti nE La gabbia nella e il gatto. Non so, ma mi è sembrata un'occasione persa, perchè sotto questo aspetto il film aveva potenzialità.