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IL SALARIO DELLA PAURA regia di William Friedkin

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Manticora     8½ / 10  23/06/2015 11:36:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Friedkin si cimenta con questo dramma umano, in cui quattro sbandati costretti ad abbandonare la CIVILTA OCCIDENTALE si trovano a vivere in un contesto misero e noioso,in un misero paese sudamericano,una sorta di Colombia. Roy Sheider è un rapinatore, che deve cambiare aria,l'inizio è un pò lento, ma

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E così l'ambientazione cambia,e si ritorna alle origini,il paese misero sembra un sobborgo di Baghdad, e nella messinscena ricorda l'inizio dell'esorcista, niente dialoghi,i protagonisti si svegliano, alcuni lavorano, altri bevono, fumano, ciondolano in giro, i volti dei locali li osservano, fino a quando non arriva un aereo.
I manifesti del PRESIDENTE,ghignano dai muri, il solito dittatore, poi c'è il casus

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il fatto mette in moto dei meccanismi e i disperati protagonisti che vogliono abbandonare la loro misera prigione decidono di rischiare tutto anche la vita.
Inizia un altro film, in cui Friedkin ancora una volta mostra un talento smisurato e inarrestabile. Basti pensare ai camion,entità rugginose e metalliche,uniche divinità assieme al carico mortale, lo stesso trasporto dell'esplosivo fino ai mezzi è una piccola odissea. La marcia comincia, tra ogni difficoltà,pioggia, guasti tecnici,fiumi da attraversare su ponti pericolanti,alberi che sbarrano la strada,guerriglieri....
Ma a dispetto di tutto la marcia continua

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Fine della storia per loro,alla fine dell'odissea

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Film bello e coinvolgente, e come sempre Friedkin racconta a MODO SUO. da vedere.