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L'AMORE TRADOTTO regia di Sofia Coppola

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e 82     7 / 10  05/03/2011 03:24:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel film, a tratti anche molto divertente grazie alla brillante ironia di Bill Murray. Per quanto riguarda gli attori, mi dispiace solo per l'interpretazione di Giovanni Ribisi: lo ritengo un attore molto promettente, ma in questo film non mi è piaciuto (sarà forse anche colpa del doppiaggio).
Scarlett Johansson invece a inizio film (specie quando va nel tempio) mi sembrava una tipica nipponica! Dallo sguardo un po' trasognato, dalle labbra carnose; solo bionda anziché mora. Tutta la sua alienazione nei confronti del contesto viene invece fuori poco dopo, durante il film.

Lost in translation non è, secondo me, un film per tutti: per alcuni potrebbe risultare un po' troppo lento. Ad esempio lo sconsiglierei a chi ama principalmente i film d'azione.
A me è piaciuto molto. E' un film che trasmette anche col silenzio, attraverso gli sguardi e i piccoli gesti dei protagonisti, facendo percepire quella sensazione di intimità e attrazione così naturale, tra persone che si scoprono fuori luogo e iniziano a fare i conti con la crisi delle loro vite private. Si sentono entrambi persi in un Giappone che li disorienta, ma che è solo il mezzo per distaccarsi dalle loro abitudini e rileggere la propria vita.
E' la storia di qualcosa che non potrà mai più riaccadere… o forse si? Tutto dipende da quel finale.
So che ci si sono arrovellati in tanti e che addirittura il gruppo musicale The Radio Dept. diede il permesso a Sofia Coppola di utilizzare tre delle loro canzoni per la colonna sonora del successivo film "Marie Antoinette" a patto che la regista rivelasse loro proprio cosa Bob sussurra a Charlotte!


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Del resto il tema del non decifrato, il mistero del "Che cosa avrà detto?" si presenta anche verso l'inizio del film, quando Bob deve girare lo spot dell'alcolico: cosa dice in realtà il regista a Bob?

Concludo scrivendo che a quanti è piaciuto questo film forse potrebbe piacere anche Once – Una volta, basato sullo stesso tema di un incontro irripetibile, indefinito e indefinibile (amore o amicizia), altrettanto delicato, raccontato in modo diverso.