Goldust 5 / 10 26/06/2017 16:24:25 » Rispondi Il motore del film è l'incontro tra due solitudini diverse - quella dell'attore annoiato e quello della neo-sposina trascurata dal suo uomo - sullo sfondo della metropoli più insondabile ed alienate del Mondo, Tokio. E' una pellicola fatta di atmosfere, di rumori e di sguardi più che di parole, tanto intellettuale come anche mortalmente noiosa, che esalta l'impareggiabile mimica facciale di Murray e l'altrettanto impareggiabile inconsistenza "all around" della Johansson, qui dimessa come non mai. Comunque sia, un netto passo indietro per la regista rispetto all'esordio de "Il giardino delle vergini suicide".