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LOLITA regia di Stanley Kubrick

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raniran     4 / 10  21/09/2016 18:16:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah,
Kubrick qui ha fatto un bel passo falso da maestro qual'è.
Non mi è piaciuto per nulla, il tema che sarebbe scabroso e pruriginoso
è semplicemente dozzinale. Protopornovoyeur anni '80 o cosa?
Basta andare in giro oggi che di lolite scosciate seminude le trovi ogni 5 metri...
Voto basso per il maestro.
Alessandro
Cagliostro  22/09/2016 09:30:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Boh, non ho capito il tuo commento.
perché sarebbe un passo falso?
Che cosa significa protopornovoyeur anni 80 ? (inutile ricordarti che il romanzo è del 1955 e il film del 62, vero?)
Cosa c'entrano le lolite scosciate che oggi trovi in giro?
Io già non capivo quella parte della critica che lo definiva "un gelido esercizio di stile"... il film è gelido, sicuramente... dovrebbe essere diverso?
è diretto magnificamente, con una fotografia molto curata e che ben si integra con la storia narrata. Attori superbi e un ritmo narrativo invidiabile...
quindi non capisco né il commento né le ragioni che lo dovrebbero motivare. Che non ti sia piaciuto è un discorso,che sia un film fatto male, un passo falso o che altro... è tutto un altro discorso.

p.s.
si scrive "qual è" senza apostrofo

Matteoxr6  13/01/2017 16:30:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Provo a fornirti il mio punto di vista, sperando che possa farti rivalutare alcune considerazioni di fondo e stimolarti magari a intraprendere una seconda visione: il tema centrale potrebbe essere solo molto superficialmente (nell'accezione letterale del termine) la mera, e folle, infatuazione per una "ninfetta", ai limiti della pederastia. A mio parere la figura centrale dell'opera, e naturalmente del romanzo, è l'assoluto protagonista Humbert: il suo spaesamento, l'annebbiamento mentale che lo condurrà allo sbando molto al di sotto della dignità intellettuale, culturale e apparentemente morale che lo contraddistingueva. Humbert alias Quilty, mi permetterei di aggiungere: estrinsecazione bizzarra della stessa personalità, incline unicamente al soddisfacimento della bramosia nei confronti di Lolita, o ancora meglio, dell'idea che essa rappresenta. Credo che la regia abbia ben mostrato e soprattutto trasmesso la disfatta psichica di un uomo apparentemente estremamente equilibrato. La fine è simbolica:

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