DarkRareMirko 7 / 10 19/03/2015 00:31:09 » Rispondi Discreta prova di Avati, al solito controllata e lineare, con buon cast (bella la Ricci, funzionale Barbareschi) e solite situazioni. Come anche altri hanno detto, è un film sulla "trappola della mediocrità", nella quale ci si deve adeguare ad una realtà impersonale che si dovrà sopportare per il resto della vita (anche se Avati stesso dice che il finale è a suo avviso positivo, mah, a me comunque non sembra, anzi). Dichiaratamente per lo più improvvisato, vale più sul piano del ritratto reale e sociologico che per intrinseci meriti filmici, anche se la mano del regista si sente abbastanza.