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STILL LIFE regia di Jia Zhang-Ke

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Estonia     7½ / 10  27/09/2012 10:10:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film che riempie gli occhi per la poesia e la bellezza delle immagini. Protagonisti assoluti l'immenso fiume che scorre in un paesaggio di casermoni in demolizione e una vegetazione lussureggiante dalle molteplici sfumature di verde. Girato in digitale, con tempi dilatati e lentissimi piani sequenza. Le inquadrature quasi tridimensionali, gli ampi spazi, le prospettive vertiginose degli edifici, alcuni squarci su calcinacci e nebbie e soprattutto le scelte cromatiche curatissime danno al film un'intensità non comune. I rumori di fondo, le sirene e il rombo dei traghetti, i colpi di piccone che si mescolano alle dolci melodie musicali contribuiscono a rendere un'atmosfera particolarmente straniante, anche se l'umanità raccontata è immersa in una dimensione di desolazione esistenziale, in cui i rapporti umani si sgretolano come le macerie. In cui l'incertezza per il futuro si lega alla devastazione del presente come la precaria stabilità di un funambolo su un filo (la bella immagine finale).
La trama è una doppia storia di riconciliazione e separazione definitiva tra due coppie i cui componenti non si vedono da lunghi anni. Il tutto tra gli scheletri dei palazzi di Fengjie, un piccolo centro parzialmente sommerso dall'acqua in seguito alla costruzione della nuova diga. Ma tutto ciò è quasi un corollario alla visione maestosa dell'insieme. Notevoli alcune invenzioni surreali, come il disco volante che attraversa lo schermo o l'inaspettato decollo di un palazzone come fosse uno Shuttle che si staglia contro il cielo.
Regista dallo sguardo felicemente contemplativo che lavora in modo straordinario sulla qualità delle immagini.