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UN'ALTRA DONNA regia di Woody Allen

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THE_FEX84     9½ / 10  17/08/2008 13:40:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allen ritorna a parlare di psicanalisi rinunciando una volta di più ad apparire come attore,per dedicarsi interamente al ritratto di questa donna dall'animo mai scoperto,troppo soffocato dalla comoda vita alto-borghese che in quelche modo imprigionava la vulnerabilità dei suoi sentimenti.Grazie alle confessioni(ascoltate casualmente)che una donna fa al proprio psicanalista nell'appartamento vicino a casa sua,Marion cerca di paragonare la sua vita a quella dell'altra paziente,ricordando un passato ricco di rimpianti e di amarezza,e capendo sè stessa come non aveva fatto mai.Decide quindi di ripercorrere i momenti passati fatti soprattutto di occasioni perdute,amori mai rimossi,amicizie infrante,per poi approdare a un presente duro da affrontare dopo i numerosi altarini scoperti(compreso il tradimento del marito),mentre la paziente concluderà la sua analisi in modo non negativo(e questo è davvero strano in un film di Woody Allen),pur avendo qualche punto di contatto con la vita di Marion.Con uno stile più bergmaniano del solito,Allen arricchisce la sua filmografia con un ritratto preciso e accurato di una donna fondamentalmente triste e sola,senza cadere nel patetismo,ma raggiungendo vertici di commozione e di partecipazione emotiva più che mai palpabili:e lo fa inserendo ambiziosamente delle sequenze virtuosistiche degne dei grandi maestri del passato(come quella del teatro,contrapposta alla vita reale dei suoi personaggi)che danno l'ulteriore conferma di una maturità registica pienamente raggiunta.