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L'ULTIMO BUSCADERO regia di Sam Peckinpah

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dobel     9 / 10  23/08/2009 10:03:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non posso essere lucido nel mio giudizio... Peckinpah è il regista che più amo. Junior Bonner (spiegatemi perché i titoli, soprattutto se nomi propri di persona vengono tradotti e stravolti in modo ridicolo e stucchevole!) è il film a cui più sono affezionato. Assolutamente concordo nel ritenerlo non un film minore del regista, anzi! Comunque una piccola summa delle tematiche del grande Sam: il vivere in modo anacronistico, la gloria dei vinti (concetto coniato da Bogdanovich per Ford ma che calza come un guanto anche alla poetica di Peckinpah), il rimpianto per un mondo che sta tramontando per sempre soppiantato da un altro privo degli stessi valori, la solitudine come condizione da pagare per una vita all'insegna dell'idealismo, il vecchio cowboy che non può trovare una collocazione nel mondo contemporaneo (più estesamente per Peckinpah è l'Uomo che non può vivere da Uomo nel mondo contemporaneo) e via discorrendo.
Soprattutto è un film su una scelta di vita: Junior sceglie di vivere la propria vita come crede e come meglio può; rischia di suo e alla fine non gli importa di essere fuori dal mondo. E' la sua vita e ha intenzione di viverla a modo suo. Questo principio è ricorrente in tutti i film di Peckinpah, da "Sfida nell'alta sierra", al "Mucchio selvaggio", da "Convoy" a "Pat Garreth e Billy the Kid". E' semplicemente il principio della libertà. Questo è un film sulla libertà e il suo prezzo.
Concordo con chi mi ha preceduto che ci troviamo di fronte ad un grande Steve McQueen; credo che le due performance migliori dell'attore siano proprio quelle legate al nome di Peckinpah se non altro perché sono gli unici due grandissimi film da lui intepretati. D'accordo... "Papillon" era un grande film, "La grande fuga" un ottimo film, "Bullit" un buon film, "Cincinnati Kid" pure e così "Boon il saccheggiatore". Ma ritengo che tutte queste pellicole brillino più per la luce emanata da McQueen che per il loro effettivo valore artistico. Con questa opera di Peckinpah e con "Getaway" ci troviamo di fronte a delle pellicole che brillerebbero di luce propria anche con un altro interprete; ciò non toglie che l'apporto dato da Steve McQueen le doni un valore aggiunto non indifferente.