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LA BESTIA IN CALORE regia di Paolo Solvay

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     3 / 10  19/02/2013 16:12:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pellicola di culto - e non si capisce bene per quale motivo - della nazisploitation. Film pessimo sotto ogni punto di vista, a partire da una realizzazione dozzinale che ricorre, causa povertà di mezzi, addirittura all'inserimento di sequenze prese da un altro film.
Improponibile la storia che alterna noiosi momenti di stampo prettamente bellico ai folli esperimenti genetici di una dottoressa delle SS.
Macha Magall e Salvatore Baccaro sono le uniche note positive all'interno di questo squallore.
La prima spicca per bellezza e per un livello recitativo, che pur appena accettabile, in mezzo a tanta incompetenza si lascia apprezzare.
Il secondo, leggendario caratterista impegnato spesso in b-movie ed in ruoli particolari per via del suo aspetto dovuto alla acromegalia, appare perfetto nell'ominide dai tratti scimmieschi frutto dei test nazisti, deputato a stuprare giovani alleate dei partigiani.
Le scene in cui si trova in azione all'interno di una gabbia, con pisellino moscio e faccia dagli occhi strabuzzati sono a dir poco indimenticabili.
Le idee sono pochine, praticamente un riciclo di cose tipiche del filone. Le atrocità, spesso gratuite, a raccontarle potrebbero far presagire scene truculente e shockanti, in realtà assistere a un infanticidio o ad una tortura ai genitali con corrente elettrica scatena solo risate, a dimostrazione di quanto il tutto sia messo in piedi in modo approssimativo. Incredibile come quasi ogni sequenza includa una chicca involontariamente demenziale. Da antologia trash l'epilogo, con ridicola retorica pacifista spiattellata senza ritegno e il tanto agognato arrivo degli Alleati che anziché prendersela coi crucchi iniziano a bombardare il paesino abitato da civili.
Sagra dell'idiozia e della pochezza, se volete farvi due risate in modo inconsueto questa fesseria si presta bene.