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NOTTE E NEBBIA regia di Alain Resnais

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Marco Iafrate     10 / 10  11/12/2008 22:19:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' fondamentale non confondere il carattere divulgativo di un normale documentario sugli orrori dei campi di concentramento, con questo straordinario film, se di pugno allo stomaco si tratta non è tanto per le immagini devastanti alle quali si assiste, ( l'assuefazione all'orrore ormai non ce la toglie più nessuno ) quanto il modo magistrale in cui ci vengono mostrate.
La struttura dell'opera si basa sul funzionamento dei campi di sterminio tedeschi procedendo in modo cronologico: si inizia con la costruzione dei campi per passare alle deportazioni; dalla vita che i poveri deportati conducono nel loro interno: lavoro, cibo, umiliazioni, mutilazioni, esperimenti; allo sterminio: camere a gas, forni crematori; concludendo con la liberazione dei superstiti ed il processo ai responsabili.
Resnais alterna sequenze a colori ( dove la macchina da presa esplora i campi ormai abbandonati coperti di vegetazione ed immersi in un silenzio spettrale ) con sequenze in bianco e nero ( immagini di repertorio che ci immergono nell'orrore dei campi "vissuti" ). Questa alternanza, tra il silenzio del presente e l'orribile "rumore" del passato e tra la dolcezza del colore dei prati in fiore e l'atrocità del bianco e nero, è il punto di forza del film; un continuo oscillare di emozioni, di profonda riflessione, di indignazione, di impotenza.
la voce fuori campo che ci accompagna durante tutto il film commenta le immagini in modo pacato, quasi a non voler disturbare la triste memoria del passato, quasi a voler rispettare quella che è stata un' agghiacciante realtà, una realtà sospesa nel tempo, un oblio che ha soltanto un responsabile, l'essere umano.