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INTRIGO INTERNAZIONALE regia di Alfred Hitchcock

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JOKER1926     7½ / 10  07/07/2013 23:31:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Intrigo internazionale" nella storia del Cinema rappresenta un "must" per lo spettatore, il film di Hitchcock va aldilà di ogni giudizio e critica al regista, sicuramente amato dalla massa ma sopravvalutato dal processo temporale che avvolge questa arte.

"Intrigo internazionale" è quindi una festa e una gioia per il genere del giallo/spionaggio, questo film del 1959 funge da massimo esempio, da potente simbolo.
Nella complessa costruzione del disegno della regia funziona tremendamente tutto, in modo sublime ed incalzante. Il buon critico appura subito un lavoro tecnico di un livello certamente poco usuale; le inquadrature sono spettacolose, nella sequenza del tentato omicidio nella strada assolata e deserta ci sono più di 130 inquadrature consecutive; i colori della fotografia fungono poi da disegno di cartolina, più unico che raro. Cary Grant invece è in una parte esplosiva ed insieme a Eva Marie Saint coniuga classe e sentimento, prove di sontuosità. A venire forse un po' meno il lavoro musicale.
Ma la vera alchimia, il punto che sancisce la vittoria, nel frangente, di Hitchcock riguarda molto da vicino la sceneggiatura e la storia di questo prezioso gioiello di fine anni cinquanta.
Il tutto si sviluppa nel nome di un intrigo (vedi il titolo!) eccezionale che non lascia tempo di spiegazione e meditazione, i personaggi sono completamente nella parte e donano, a più riprese, un senso totale di adrenalina, mistero e caos. Questa ultima componente diviene praticamente una conseguenza meccanica, ma è perfetta la regia a spiegare, col tempo, tutte le situazioni che si accavallano nel lungo circuito temporale di oltre due ore.
La sceneggiatura invece è madre di una serie di squisite sfumature, alcune importanti altre d'autore (fini e simpatiche) e inoltre non soffre di nessuna grossolana incongruenza; insomma nell'apparato de "Intrigo internazionale" vien fuori, ammesso e non concesso, solo qualche minuscola forzatura che serve per enfatizzare il resto, ma chi se ne accorge?
Il film padrone anche dell'intrattenimento grazie ad un ritmo impressionante e spietato guida ad un epilogo famoso ed avvincente il pubblico, pathos alle stelle. Complimenti dovuti.
Rimarranno impresse nella mente moltissime scene, quella dell'asta (divertente) e quella nel deserto urbano (da notare poi gli effetti speciali acuti nell'esplosione); le sequenze di sentimento alternate all'azione e all'inseguimento sono un'altra manna e decretano un plauso robusto e definitivo per un lavoro cinematografico che fra mille laboriose macchinazioni di intrecci se ne esce con un dinamismo insolito, e dopotutto, vincente.