anthonyf 7½ / 10 20/11/2011 21:30:06 » Rispondi "Il Caso Thomas Crawford" è un film davvero molto particolare, che colpisce notevolmente per la sua atmosfera buia e malinconica, velata da un che di impenetrabile e di tenebroso, che incute molta suggestione nello spettatore attento; un grande aiuto al crearsi, man mano, di questa atmosfera è dato anche dalla colonna sonora, intrigante e trascinante, e dalla regia, che sebbene piuttosto convenzionale, colpisce per la raffinatezza del susseguirsi delle immagini e per lo stile spesso, eccessivamente lineare e preciso, con cui vengono alternate le sequenze narrative. La sceneggiatura è sicuramente molto particolare, con personaggi convincenti e ben caratterizzati e con un andamento abbastanza ritmato, che, tuttavia, rallenta notevolmente nella seconda parte e che delude un po' nel finale, piuttosto amaro. Anthony Hopkins è bravissimo, come sempre, così come il resto del cast, che, quantunque non troppo famoso, se la cava abbastanza bene, con prove disinvolte e convincenti. I luoghi dell'ambientazione sono suggestivi, con interni ben ricostruiti e costumi riprodotti degnamente, con gran cura al dettaglio. Non mancano all'interno della pellicola, autentiche scene cult, come il magistrale discorso metaforico sulle "uova" di Hopkins, o così come la vincita della sua causa in tribunale e la sua celebre battuta: "Anche un orologio rotto segna l'ora giusta due volte al giorno". Sebbene alla fine, l'epilogo risulti un po' frettoloso e all'interno della storia vi sia giusto qualche piccolissimo (ma trascurabile!) cliché, il prodotto risulta gradevole sotto ogni punto di vista, e soprattutto per un fatto estetico (le ambientazioni e le atmosfere ricordano quasi il cinema di Melville!), credo di essere giusto assegnandolo un ottimo 7 e mezzo, davvero meritato. Merita di essere visto.