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L'ULTIMO INQUISITORE regia di Milos Forman

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Beefheart     7 / 10  04/11/2007 10:51:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Discreto film, storico e biografico al contempo che, soprattutto nella prima parte, risulta ben cadenzato e funzionante nella sua documentaristica narrazione di eventi tanto tragici ed assurdi quanto realistici. Apprezzabile anche la dovizia di particolari con la quale ci vengono mostrate le diverse tecniche pittorico-artistiche attraverso le quali Goya realizzava le proprie opere. Purtroppo la seconda metà del film, causa ritmi eccessivamente accelerati e sbrigativi, non è altrettanto azzeccata; il racconto diviene via via eccessivamente romanzato ed i personaggi finiscono col perdere di spessore. In ogni caso ciò che emerge in maniera chiara e palpabile è la triste imparzialità dell'innata bassezza umana, capace di attecchire e concretizzarsi in qualsiasi contesto, indipendentemente dalla natura politica, sociale, filosofica e religiosa di quest'ultimo. La sceneggiatura, che abbraccia un ventennio di storia sul finire del 1700, in Spagna, non va oltre al grottesco "balletto" storico-politico che vede la raccapricciante alternanza di poteri tra loro diametralmente opposti ma tutti uniformemente tendenti ai medesimi, meschini, obiettivi di oppressione, sfruttamento ed avidità. Ne deriva che in pieno illuminismo, così come nel suo esatto contrario, il risultato dell'umano pensiero è sempre il medesimo, bieco, mix di ottusità ed ipocrisia che non porta da nessuna parte se non alla ciclica autodistruzione dei protagonisti di turno. A livello interpretativo, tra gli attori principali, l'unico che mi ha convinto è stato Stellan Skarsgard nella parte del pittore Francisco Goya; più anonime e piatte le prove di Bardem e della Portman. Nel complesso trovo che sia comunque un prodotto abbastanza valido, scorrevole e di una certa sostanza.