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LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE regia di Alfred Hitchcock

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Alpagueur     6½ / 10  05/11/2020 09:46:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei plot meno convincenti di Hitchcock. Per andare al sodo, questo film non è stato all'altezza delle mie aspettative. Venendo dalle retrovie de "Il delitto perfetto", film che adoro, ero entusiasta di vedere quello che molti critici sostenevano essere il miglior film di Hitchcock, e sono rimasto deluso. Perché? Perché non sono follemente innamorato di ciò che il mondo intero ha pubblicizzato come un capolavoro? La risposta sta nel nome del film e in uno dei suoi tanti motivi. Vertigini e spirali. Questo film dà allo spettatore un senso di vertigine, comprimendo molte spirali nelle sue 2 ore e passa, in modo che alla fine...sia davvero più lontano dal focus della vicenda di quanto non fosse all'inizio. Per es. Scottie bracca "Madeleine" in giro per la città seguendola, quindi riceve un'informazione, approfondendo la trama, e di nuovo inizia il giorno successivo, seguendola in giro. Cade nelle acque della baia sotto il Golden Gate, viene salvata (una delle scene più discusse: tensione sessuale, desiderio, lussuria, arrendevolezza, disillusione, tutta la baracca insomma) e il giorno seguente si ripete il pedinamento, con ancora un'altro pezzo di informazione per approfondire la trama. Scottie si innamora di "Madeleine" e noi non ci facciamo troppo caso, così come del suo andirivieni in macchina da Ernie's e guidando lungo le file di alberi per le strade di San Francisco, ma quando tutto ciò accade esattamente di nuovo più avanti nel corso del film, dopo che sono state rivelate più informazioni, la posta in gioco è più alta. L'intero film è una spirale che si stringe su se stessa. Voglio dire che l'azione in cui finisce il film è esattamente l'azione che si è verificata durante il "climax" (al centro) del film. Parlo di corsa nei cerchi. E quella prima ora e mezza per avere giusto quelle poche informazioni è davvero troppo lunga e pesante. Per concludere, però, questo film è spettacolare in diversi altri modi. C'è un punto in cui passano 20 minuti con poche parole di dialogo, tutto ciò che si ha è la partitura (sincronizzazione musica/immagini) ed è magnifico. James Stewart e Kim Novak sono stati incredibili nelle loro esibizioni e la cinematografia, beh, fa quasi male quanto sia bella. Le mascelle ti divorano il cuore, Hitchcock ha perfezionato il famoso "effetto vertigo" (dolly zoom), sia durante le concitate fasi iniziali sui tetti di San Francisco che durante la salita sul campanile della missione spagnola di San Giovanni Battista fuori città, la fotografia (Robert Burks) è ottima e l'uso dei colori (verde e rosso) è geniale. Ottimo lavoro anche della costumista Edith Head e del compositore Bernard Herrmann. Ci sono un sacco di cose fatte molto bene, anche le location sono suggestive (Font Point, Golden Gate, Coit Tower, Muir Woods, San Juan Bautista, le strade e colline a strapiombo sul mare etc.), semplicemente non è un film piacevole nel suo insieme, almeno per quanto mi riguarda.