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LA TERZA MADRE regia di Dario Argento

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Riddler     6½ / 10  13/08/2010 13:59:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Voti eccessivamente bassi per un film che si fa sicuramente vedere. Accostamenti a Grazie Padre Pio mi sembrano esagerati e fuori luogo, sinceramente. Argento chiude la trilogia delle streghe, in modo inaspettato e che non convince. Non convince perché Suspiria, in confronto a questo film, è in un iperuranio. Suspiria era inquietante, era simbolico, Argento usava i colori come un pittore, era claustrofibico, era maniacale e malato. Era ben girato e aveva un buon finale che chiudeva un film da cardiopalma e che terrorizzava veramente. Probabilmente è per questo che, oggi, La Terza Madre viene considerata un flop. E di flop in effetti si puo' parlare. Tutti gli aggettivi che ho usati prima, scompaiono per scene di sangue fini a sé stesse e una trama che vacilla un po' (tanto).
Ma personalmente ho preferito questo film a Inferno. Inferno l'avevo trovato insensato, troppo onirico, poco chiaro e confuso e lo ritengo il più debole della serie. Troppo surreale (e Argento ci deve andare piano col surreale) e fantasioso. La Terza Madre è un film. Non un capolavoro, non l'ultima di una triade, non un classico ma semplicemente un film che probabilmente verrà presto dimenticato. Un film che pero' qualche buona idea l'ha e la sa sfruttare. Argento ha girato una pellicola che ignora completamente Suspiria e Inferno. A parte i vari agganci narrativi, non c'è più niente. Né surrealismo esagerato né colori né quell'inquietudine. Quello che rimane (di buono) è la strega (che comunque almeno inizialmente affascina), gli omicidi che sono sempre ad effetto e particolarmentr truculenti e la musica. Dopo i Goblin, Argento seleziona cori e canti gregoriani in grande stile proponendoci scene concitate e all'altezza (e direi alla sufficienza) soprattutto grazie ad un eccellente apparato sonoro. Perché poi, levando il sonoro, le scene non è che offrano un granché. Spoglie e anonime e tranne gli omicidi il film a dire il vero annoia anche un po', soprattutto prima del finale. Non mi permetto di criticare la recitazione degli attori, non ne sono in grado. Tranne una. Asia Argento è veramente pessima. Non ho visto La Sindrome di Stendhal (ancora) ma sentire dire che è migliorata da quel film mi fa accapponare la pelle. È inespressiva al cubo, è vuota e ritrova cadaveri con una semplicità degna di una ballerina di valzer. Poi parla di situazioni problematiche, di disastri apocalittici e di figli ammazzati come se raccontasse che fine ha fatto la moglie del panettiere che non si vede più da un po' di tempo. Davvero, una recitazione da omicidio. Anche per chi non ne capisce nulla.
La scena delle seguaci teenagers all'aereoporto fa ridere e sa più di cinepanettone che altro.
Per il resto...

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Insomma non è un disastro, l'ho addirittura preferito a Inferno. La trama inizialmente prende e la scena della popolazione impazzita (benché mi abbia ricordato un po' Cell di King) è davvero molto buona e interessante. Il resto è con alti e bassi, non degno di concludere la trilogia. Ci voleva molto di più.
Si fa vedere. E basta.