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LA TERZA MADRE regia di Dario Argento

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Invia una mail all'autore del commento piernelweb     4 / 10  10/03/2008 16:57:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per uscire dalla crisi artistica, documentata dalla lunghissima serie di mediocri e pessime produzioni inanellate negli ultimi 20 anni, Argento prova a tornare sulle tracce dei suoi horror esoterici più noti (Suspiria e Inferno), cercando di ritrovare quel feeling con il pubblico che non ha mai smesso di elogiarlo. Non c'era una vera esigenza di completare la trilogia; l'operazione è interpretabile più come l'ennesima opportunità che il regista si concede nel tentativo di ritrovare una nuova creatività all'altezza della sua fama e all'altezza dei tempi. Eccezzion fatta per i titoli di testa e qualche inquadratura indovinata, purtroppo, in "La Terza Madre" non c'è niente, davvero niente, che meriti di essere ricordato. Il riciclaggio di Suspiria è spinto ai limiti della decenza, ma la constatazione più grave è che tutta la pellicola risulta scontata e spesso involontariamente ridicola, non concedendo nemmeno un sussulto o un momento di vera tensione. A peggiorar le cose contribuisce un' Asia Argento davvero inguardabile che fa rimpiangere la classica biondina da postal market scollata protagonista dei film di genere americani. A conti fatti, con molta onestà e rammarico, non si può che sancire il definitivo tracollo artistico di un regista che non è stato capace di rinnovarsi e che ormai da troppo tempo collezionando figure da ultimo della classe (mentre negli anni 70 era il primo), rischia di cancellare il ricordo dei suoi lavori migliori.