Chiudi finestraLA TERZA MADRE regia di Dario Argento
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stefano76 
4 / 10 04/11/2007 12:08:58
» RispondiQuesto film diventerà un cult. Sappiatelo. Tra qualche anno avrà orde di fan, e probabilmente tra di loro ci sarà anche qualcuno di coloro che lo stanno inesorabilmente bocciando (compreso me).
Rispetto alle ultime porcate dell' ex-maestro (ma lo è mai stato?), quest'ennesima porcata sembra almeno un tentativo peraltro pienamente riuscito di realizzare un horror di serie Z con un'anima trash che più trash non si può. Una di quelle pellicole che vengono proiettate d'estate ad orari improbabili su Italia Uno e che rivedi più volte con gli amici facendoti un paio di risate.
La cosa incredibile è vedere Dario Argento ridotto ad essere apprezzato come autore trash di serie Z. Uno che un tempo si faceva chiamare maestro.
I momenti trash di questo film sono talmente tanti che risulterebbe inutile elencarli tutti. Dal momento in cui il poliziotto che interroga Asia (che ha appena assistito ad un omicidio in cui è stata fatta a pezzi una sua amica) ride sguaiatamente davanti a lei perchè non crede alla sua versione fino alla risoluzione finale (ridicola), il trash più grezzo e basso si impossessa della pellicola senza più mollarla.
Unica nota veramente stonata: la citazione di Suspiria. Questa il buon Dario ce la poteva davvero risparmiare.
nextam 04/11/2007 12:36:52 » Rispondiio il film nn l'ho ancora visto pero' penso che in passato un maestro Dario Argento lo sia stato.
Fino a Phenomena e' stato bravo. Profondo Rosso non ha fatto dormire la notte per anni. questo bisogna ammetterlo.
Poi, che da un ventennio a questa parte (e ammetto non e' poco) si sia, come dire, ammuccinato sono piu' che d'accordo con te.
Per ammuccinato intendo che sta adottando nei suoi film i modi e i metodi di una delle coppie piu' scarse del panorama cinematografico mondiale di tutti i tempi (i Muccino regista e attore). E' vero, inoltre, che Asia Argento puo' recitare solo col papa' tanto che non e' cosa sua.
stefano76 04/11/2007 16:39:08 » RispondiHo sempre ritenuto Dario Argento un regista molto sopravvalutato, ma ormai sono andato oltre e sono sempre più convinto che Argento sia stato un grandissimo inganno.
Non è accettabile che un regista definito maestro abbia imbroccato solo 3 o 4 film e che ormai da 20 anni faccia film orribili. Io penso che nei suoi anni d'oro Argento fosse circondato da validi collaoratori e che il suo talento fosse amplifiato da costoro...Una volta venuti a mancare si è rivelato ciò che ormai vediamo da due decenni, cioè un regista con qualche capacità visionaria (vedasi i delitti) ma totalmente incapace di realizzare un film degno di tale nome.
Requiem 04/11/2007 17:29:37 » RispondiAsia Argento ha appena lavorato negli ultimi 2 anni e cioè dal 2005 , di fila con i seguenti registi: George Romero, Gus Van sant, Sofia Coppola, Abel Ferrara, Catherine Breillat e infine con Oliver Assayas.
dedalo1267 12/11/2007 14:27:39 » Rispondipeccato che in questo film non sappia recitare e/o doppiarsi
anthony 12/09/2009 11:00:21 » RispondiDario Argento era un vero maestro...poche pippe!!
Fino a Phenomena (1985) ha diretto film magistrali: L'uccello dalle piume di cristallo, Suspiria, Tenebre, Profondo Rosso, Il Gatto a nove code...etc...etc...
Poi, se dai primi anni'90 dirige *****te nauseabonde..è un altro discorso!
Non generalizziamo daì!
stefano76 20/09/2009 12:33:02 » RispondiSu Dario Argento ho già espresso varie volte il mio parere. Un regista, un autore, va giudicato sulla base della totalità delle sue opere. Un regista che in 40 anni ha fatto solo 3-4 film belli e tutti gli altri sono porcherie o quasi, io non lo chiamo e non lo chiamerò mai maestro. Ha avuto il suo momento d'oro, che come ho già espresso in altre sedi, era dovuto anche alla validità estrema di certi suoi collaboratori (stiamo parlando di Storaro..). Ora Dario Argento è solo un vecchietto che non sa più forse nemmeno tenere in mano la cinepresa perchè gli trema il braccio e che continua imperterrito a fare lo stesso film da decenni, solo che ogni volta cade sempre più in basso.