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LETTERE DA IWO JIMA regia di Clint Eastwood

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elio91     7½ / 10  11/05/2010 12:34:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo sguardo contrario ma uguale di Flags of our father da parte dell'infaticabile Eastwood.

La storia di base è la stessa,normale che sia così dato che era nelle intenzioni del regista rendere onore ai caduti in guerra di entrambi gli schieramenti (cosa che qualcuno come Spielberg non ha fatto,ma vabbè).
Ancora più difficile farlo con questo Lettere da Iwo Jima perché,se al punto di vista americano Eastwood è certamente più vicino, a quello giapponese non è di certo avvezzo.
Ma con grande sobrietà e meno politica di Flags dà vita ad un film superiore,non fosse per la sincerità e la critica antimilitarista (che accomuna le due opere uguali sotto questa prospettiva),certamente per le scene da ricordare,alcune bellissime e terribilmente crude (l'harakiri dei soldati e il cane della famiglia,le lettere nel finale).
Il punto di contatto c'è,in Flags vedevamo sparare gli americani in una feritoia ma il nemico per quanto vicino non aveva una faccia,adesso è giunto il momento di vedere chi sparava da quella feritoia e con quale stato d'animo.
La diversità dei soldati giapponesi da quelli americani in realtà non sarebbe così marcata non fosse per la mentalità che l'esercito tenta di inculcare a forza nei suoi giocattolini di guerra.
Se in Flags of our father era la propaganda bellica,le prospettiva di una gloria finta a far andare avanti gli americani,qui i giapponesi sono letteralmente costretti ad onorare la loro patria,ad essere patriottici anche cadendo nel ridicolo (la scena del cane e della bandiera). Per i generali fanatici il culto dell'onore è la cosa più importante,anche più della guerra stessa. Ma la cosa più disarmante è che è tutto vero.
Le lettere sono l'unica parvenza di debolezza (l'unica parvenza di umanità) che accompagnano i soldati nella loro guerra per la patria,una guerra inutile. Loro lo sanno,di essere carne da macello come gli americani di Flags sapevano di non essere degli eroi.
Alla fine,tra tutte quelle lettere sparse,c'è tutta un'umanità che accomuna i morti,uccisi dai deliri del potere.

Forse dura un pò troppo, è un tantino lento e scontato in più punti,ma alcune scene fanno dimenticare questo difetto. Altro difetto è il maledetto doppiaggio italiano,inutile. Vederlo in lingua con i sottotitoli rende (forse,io purtroppo non lo so) il film molto più realistico.
Clint Eastwood  11/05/2010 12:56:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"cosa che qualcuno come Spielberg non ha fatto", ma almeno ha contribuito come produttore e poi c'è Haggis come sceneggiatore, quindi per dirne un'altra è stata una collaborazione molto accademica. ;-)

Il doppiaggio ruba credo solo un misero mezzo punto all'intera pellicola perché in fondo è molto eastwoodiana/classica che mette in primo piano l'uomo/l'umanità nel contesto in cui si svolge.
elio91  11/05/2010 13:16:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sapevo che l'ha prodotto Spielberg,però il mio commento era riferito a Salvate il soldato Ryan che da quel che ricordo era infarcito di retorica nonostante tecnicamente fosse splendido.
Quanto al doppiaggio certamente non influisce sul mio voto al film ma magari vedendolo con i sottotitoli e in giapponese (come vuole il regista) si ha qualcosina in più.