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AGENTE 007 - AL SERVIZIO SEGRETO DI SUA MAESTA' regia di Peter Hunt

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hghgg     7 / 10  23/10/2015 13:33:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alla fine uno degli "007" più validi, se non altro per alcuni tocchi di originalità che esplodono nel finale che ho apprezzato moltissimo e porca vacca se non lascia di stucco. Uno dei capitoli più originali della saga da questo punto di vista anche se a ben pensarci sembra quasi che abbiano tentato di far evolvere il personaggio per poi rinunciare in corso d'opera e porre fine a tutto col finale shocking.

Partiamo dall'aspetto principale: James Bond cambia faccia. Non più Connery ma George Lazenby, che ovviamente non è bravo ne carismatico quanto Connery ma di sicuro è più voglioso e motivato del suo predecessore nei due capitoli antecedenti a questo. Sarà la sua unica prova come 007 paradossalmente in uno dei film più interessanti e importanti della saga. Celebre la "bizzarria" di Blofeld che non riconosce il suo acerrimo nemico già incontrato nel film precedente (con la faccia di Connery però). Ma non c'è problema in fondo anche Blofeld ha cambiato faccia (ora è interpretato da Roberto Ciufoli) attori nuovi, vita nuova e che je fa.

Celebre anche l'autoironica/autocelebrativa battuta di Bond-Lazenby nel prologo, quanto Tracy scappa e lo lascia la "Non era mai capitato a quello di prima".

Anche i titoli di testa sono autocelebrativi, meno belli degli altri ma interessanti, con una sorta di carrellata di immagini dei 5 capitoli di Bond precedenti e in particolare delle varie Bond Girls il che sembra quasi necessario vista l'importanza quasi "rivoluzionaria" di questa Bond Girl.

Ossia Tracy Di Vincenzo/Tracy Bond, l'unica ad esser diventata signora Bond anche se per circa 22 secondi...

Interpretata da Diana Rigg che oltre ad essere un notevole pezzo di quelli che si fanno il giovedì ma al femminile singolare è anche una delle Bond Girl più convincenti a livello recitativo, d'altronde per un ruolo così serviva per forza una anche capace di recitare, visto l'importanza del personaggio, ben caratterizzato, per gli standard della saga.

A livello di regia Hunt non raggiunge i livelli del primo Terence Young e alcune inquadrature o scelte di montaggio mi sono sembrate pessime in compenso qualche bella scena d'azione, seppure con uno stile a me non graditissimo, riesce pure a metterla in piedi. La fuga di Bond e Tracy in mezzo alla corsa di macchine spacca-tutto con lei alla guida oppure la prima fuga di Bond in sci in cui l'azione e l'ironia tamarra bondiana si mescolano sapientemente, tutti gli sgherri di Blofeld che si schiantano sugli alberi e lui che riesce a fuggire e con uno sci solo! "Uè guarda qua, senza mani! Saltellando su una gamba sola! Di schiena!". Per non parlare della collaborazione di 007 con il padre di Tracy, gangster e criminale di prima categoria che insieme a Bond assalta la base di Blofeld per fermare lui e salvare lei. Ecco Bond che assalta una base di criminali insieme ad un esercito di altri criminali è un bell'annullamento morale del personaggio che non mi è dispiaciuto. La scena non è male, tamarrissima, ma non è male.

E la Rigg è cazzùtissima visto che stende il ciccione tedesco da sola e lo ammazza pure, tiè.

Le varie scàzzottate non si possono vedere, meglio la prima parte che sviluppa e approfondisce il rapporto tra James Bond e Tracy e poi ovviamente il finalissimo, con il matrimonio (con annessa sequela di frasi portascalognia e che è) e








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Diana Rigg in compenso ha imparato qui che I MATRIMONI PORTANO UNA SFORTUNA BOIA. Come sa bene chi segue "Una certa serie televisiva HBO" in vecchiaia la fu signora Bond ha imparato a gestire questa massima

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Da Louis Armstrong ai Sigur Ros, siam sempre là.

Finita la digressione, concludo dicendo che questo alla fine è uno dei film di "007" che mi sono piaciuti di più, ha i soliti difetti della saga (e la parte centrale è noiosetta, al solito) ma con delle scelte forti e originali e una buona attrice di fianco al povero incomodo protagonista Lazenby, cose che ne aumentano il valore. Non male.