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AGENTE 007 - AL SERVIZIO SEGRETO DI SUA MAESTA' regia di Peter Hunt

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rain     5 / 10  06/07/2012 16:19:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo cinque bellissimi film Sean Connery, volto storico di James Bond, se ne va (tornerà poi in "Una Cascata di Diamanti" e nel fuori serie "Mai Dire Mai"). Al suo posto l'australiano George Lazenby, attore che nonostante le ottime critiche ricevute non mi ha convinto più che tanto in questa parte privo di quel carisma che si richiede all'agente inglese. Ci tengo a precisare che io non sono uno di quelli che dicono cose del tipo "Sean Connery è l'unico vero James Bond", anzi, ben vengano i vari Moore, Dalton, Brosnan e non per ultimo Craig, Lazemby è dignitoso ma nulla di più. Comunque non è certo il protagonista il punto debole del film.
Fatto questo doveroso appunto sul protagonista passiamo al film, Bond-movie inizialmente snobbato e poi rivalutato fino a conquistare la fama di essere uno dei migliori episodi dell'intera serie soprattutto dai fan accaniti dei libri di Fleming che lo considerano molto più vicino alla controparte cartacea (personalmente pur amando i film devo ammettere che non ho mai letto un libro di 007). Io sono rimasto a quella che è stata la prima impressione generale cioè di delusione. Mi spiace essere così in disaccordo sull'opinione generale per quel che riguarda un film di Bond ma a me proprio non è piaciuto. Come detto Lazemby non mi ha convinto ma non è quello il problema, tra l'altro bisogna dire che questo Bond è il più "umano" che si sia visto oltre ad essere psicologicamente molto approfondito (e questo è sicuramente l'aspetto più innovativo e migliore di "Al Servizio Segreto di Sua Maestà"). Neanche la storia è il massimo ma il problema non è neanche quello. Ciò che non mi è piaciuto è il suo sviluppo, totalmente fuori ritmo. L'inizio promette bene con una sequenza molto tosta e dei titoli di testa affascinanti che mostrano varie immagini dei film precedenti. Poi il film si perde. La prima parte (ben più di metà film) sembra quasi una storia sentimentale e romantica con una leggera spruzzatina di spionaggio, azione pari a zero. Tutta questa parte è sicuramente molto curata ma altrettanto noiosa. La seconda parte invece è decisamente più action ma neanche questa funziona un granchè bene perchè da lì in poi è tutto un continuo inseguimento sulla neve (con gli sci, con la macchina, con il bob) che anzichè aumentare l'attenzione riescono a stancare ancora di più. Una cosa che non ho mai capito è come mai Blofeld non riconoscesse Bond visto che si erano incontarti nel precedente "Si Vive Solo Due Volte", leggendo il commento qui sotto ho capito che ciò è dovuto al fatto che l'ordine dei libri è stato invertito, certo che chi, come me, non ha letto Fleming può rimanere disorientato da questa cosa. Telly Savalas se la cava più che bene nella parte di Blofeld ma anche qui ho preferito l'attore precedente (Donald Pleasence). La Bond-girl di turno (Diana Rigg) è sicuramente una delle più belle (e non solo fisicamente) dell'intera serie. Molto bella anche l'ambientazione alpina. Il finale è insolitamente triste e molto riuscito, fa guadagnare mezzo punto al film. Ma nonostante la conclusione torno a ribadire che questo sesto episodio delle avventure di 007 non mi è piaciuto nonostante sia considerato uno dei migliori.
Dick  17/10/2012 17:18:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Una cosa che non ho mai capito è come mai Blofeld non riconoscesse Bond visto che si erano incontarti nel precedente "Si Vive Solo Due Volte", leggendo il commento qui sotto ho capito che ciò è dovuto al fatto che l'ordine dei libri è stato invertito"

Si, ma potevano starci attenti visto che alla fine di "Si vive solo due volte", "Al servizio di sua maestà" viene già annunciato. Bastava non far incontrare i due direttamente nel primo film. Mah!
Dick  17/10/2012 18:00:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
O camuffare di più Bond nel secondo.