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BEGOTTEN regia di E. Elias Merhige

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Guy Picciotto     9 / 10  06/08/2013 13:26:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
quì già siamo oltre la disgregazione, siamo nel giorno in qui Lucifero venne spedito all'inferno perdendo momentaneamente la battaglia (che poi vincerà provvisoriamente per perderla definitivamente così come è scritto nell'apocalisse di Giovanni), nascita e disgregazione che tutto sovrasta, che sovrasta l'inespresso eterno dell'inorganico, la svolta da un pessimismo cosmico a un perlaceo/vitreo vuoto monocromo con variazioni infinitesimali di grigio: il sonoro sopratutto che spezza le reni dei pentagrammi pendereckiani, il peccato originale ha fatto si che gli uomini sono solo facchini che salgono dalle miniere infuocate di calore e monossidi con il ferro-materia prima di ingranaggi che rendono il prodotto un plus valore.
I grugniti post o pre-umani in lontanaza sono dei pallidi contrappunti quasi etici al frastuono di una natura da sempre aliena : dopo Bach con le sue intricate partiture per organo che seppero unire il cervello dell'essere vivente con il cosmo, spetta proprio a questo film espandere l'anima umana nell'universo.
Nel suo farsi mastodonte, persa qualsiasi parvenza di umanità. mostri post umani che rendono ancora più viscerali i traumi psico sessuali dei Cranioclast e dei Nine inch nails, e che già superanoa in belluino scatto post emotivo il greve 2/4 dei primi Swans. Ferite che non si possono rimarginare anzi, si allargano ad onde medio corte fino ad essere fermate/contenute solamente nella stasi.... stasi come potenza cerebrale che porta gradatamente a quel delirio totale che fu la creazione della vita. Arte